Diciotto morti tra gli ospiti di una Rsa di Cori. La Procura di Latina ha aperto un’inchiesta per capire come sia avvenuto, come il coronavirus sia entrato nella struttura per anziani e se i decessi potevano essere evitati.
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco del paese dei Monti Lepini, Mauro De Lillis, con una lunga riflessione: “Il giorno in cui fui eletto sindaco della città di Cori, sapevo benissimo che stavo iniziando un’avventura e un’esperienza unica, che avrebbe lasciato un segno nella mia vita. Così come sapevo che stavo per ricoprire un ruolo che avrebbe richiesto tanto impegno, sacrifici e tanta responsabilità”.
“Sapevo tutto questo – ha continuato il primo cittadino – ma, per essere sincero con tutti voi, non mi sarei mai aspettato di affrontare una pandemia e tutte le sue conseguenze.
Vi dico queste parole perché oggi voglio riservare un pensiero a tutti gli ospiti della Rsa di Cori che ci hanno lasciato. Nel mese di novembre 18 persone (di cui una residente a Cori) affette da numerose patologie, e risultate positive al Covid ,non ce l’hanno fatta. A loro, alle loro famiglie la vicinanza mia e di una città intera”.
Gli attuali ospiti risultano ancora positivi. Da un punto di vista clinico sono stabili e le loro condizioni sono costantemente monitorate dalla Asl e dal personale (negativo al virus) presente nella struttura.
“Il bilancio finale sulla vicenda della Rsa – ha concluso – verrà fatto alla fine e da chi di competenza. Ora il nostro massimo impegno deve essere messo a disposizione per salvaguardare la salute di tutti noi”.