A Latina, con l’inizio della stagione estiva: si intensificano i controlli in città e provincia da parte delle Forze di Polizia.
La Questura di Latina, nelle prime due settimane della stagione estiva, ha intensificato i controlli su tutto il territorio della provincia. Tale attività ha visto la proficua collaborazione della Polizia Stradale, del Reparto Prevenzione Crimine Lazio, e delle unità cinofile antidroga di Nettuno.
Complessivamente i risultati conseguiti sono i seguenti: i posti di controllo effettuati in tutta la provincia sono stati 180 ed hanno consentito l’identificazione di quasi 2900 persone, sono stati inoltre controllati 1400 veicoli e contestate oltre 300 infrazioni al Codice della Strada, 4 le autovetture poste in stato di fermo amministrativo per mancata revisione o mancanza di assicurazione obbligatoria; 30 i documenti ritirati, tra patenti e carte di circolazione. Sono stati inoltre 40 gli extracomunitari controllati per la verifica dei titoli di soggiorno e della regolare posizione sul territorio nazionale. Si segnala inoltre il recupero di 5 veicoli di provenienza furtiva e restituiti ai legittimi proprietari.
Gli arresti effettuati sono stati 3, di cui uno effettuato dagli agenti del Commissariato Distaccato di Polizia di Cisterna in esecuzione di Ordine Esecuzione Pena emesso dal Tribunale di fermo a carico di un uomo di 68 anni che dovrà espiare la pena detentiva di un anno di reclusione in merito al reato di bancarotta fraudolenta, un secondo arresto è stato effettuato dagli agenti del Commissariato Distaccato di Polizia di Gaeta in esecuzione di un Ordine di Carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma a carico di un uomo 38enne, il quale dovrà scontare una pena di 3 anni e 7 mesi di reclusione per i reati di violenza sessuale, atti persecutori e lesioni, infine un arresto è stato eseguito dagli agenti del Commissariato Distaccato di Polizia di Fondi nei confronti di una donna 41enne, raggiunta da un Ordine di Custodia Cautelare in Carcere emesso dalla Procura Generale Corte d’Appello di Napoli, per cui dovrà scontare una pena detentiva di 2 anni e 6 mesi di reclusione per il reato di illecita concorrenza aggravata.