LATINA – Anche dopo l’entrata in vigore della normativa sulla prescrizione biennale dei conguagli di luce, gas e acqua, sono ancora molti i consumatori della provincia di Latina che hanno segnalato agli sportelli di Confconsumatori richieste illegittime. Alcune società, pretendono pagamenti antecedenti agli ultimi due anni, cercando di scaricare la responsabilità sul consumatore. La recente Legge di Bilancio esclude questa possibilità e l’associazione invita i consumatori a non lasciarsi intimidire e di verificare la corretta richiesta presentata dal fornitore prima di pagare.
Le richieste illegittime
Alcuni gestori, avrebbero addebitato agli utenti la responsabilità della mancata lettura dei contatori, a fronte di tentativi di lettura da parte degli operatori dei servizi di fornitura andati a vuoto per inaccessibilità del misuratore. Questi tentativi di lettura non sarebbero mai stati documentati, ma sarebbero stati smentiti da prove fornite dai consumatori.
La sanzione dell’AGCM
È intervenuta l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, la quale ha sanzionato alcuni fornitori di gas e luce valutando come ingiustificato il rigetto delle richieste di prescrizione. Chi ha già sostenuto pagamenti relativi a conguagli indebiti ha diritto, secondo l’Antitrust, al rimborso entro tre mesi.
La problematica, oggetto dell’intervento dell’Antitrust, è oggi superata anche da un ulteriore dato normativo, ovvero, la Legge di Bilancio del 2020 (n. 160 del 2019) ha confermato la possibilità per i consumatori, di richiedere la prescrizione biennale di quanto dovuto agli operatori per i consumi di gas, luce e acqua pluriennali fatturati in ritardo. La nuova legge consente di far valere la prescrizione, anche nei casi in cui la mancata o erronea rivelazione dei relativi dati, derivi da un’accertata responsabilità dell’utente
In provincia di Latina, sono numerosissime le segnalazioni che interessano i conguagli dei consumi di luce e gas, per i quali abbiamo ottenuto lo storno di migliaia di euro. Un caso a parte, è quello relativo alle fatture del gestore Acqualatina, il quale, ha ritenuto di non applicare la nuova Legge di Bilancio, insistendo quindi, a richiedere il pagamento di conguagli superiori ai due anni. Per questi casi gli utenti sono stati costretti a rivolgersi al Giudice di Pace per vedere tutelati i propri diritti.
L’avvocato Franco Conte, responsabile nazionale Energia & Utenze di Confconsumatori, specifica: “E’ importante ricordare a tutti i consumatori che, alla luce della normativa vigente, i gestori dei servizi elettrici, gas e acqua, non possono conguagliare consumi superiori ai due anni. Nel caso lo facciano – conclude l’avvocato – è necessario eccepire formalmente la prescrizione e il ricalcolo della fattura. Tale diritto oggi, sussiste sempre a prescindere che il misuratore sia accessibile o no. Inoltre, in caso di mancato riscontro al reclamo o risposta insoddisfacente, gli utenti possono esperire il tentativo di conciliazione”.