“Se il Partito democratico non si rigenera dal midollo, diventerà presto una sigla del passato”. Parola di Nicoletta Zuliani, consigliera comunale dem di Latina, da tempo critica con i processi che regolano il suo partito, che a Latina hanno portato alla segretaria provinciale l’ex senatore Claudio Moscardelli “in continuità” con la gestione di Salvatore La Penna conclusasi con i risultati deludenti delle ultime elezioni (questa la contestazione palesata dai “dissidenti” nel corso di una conferenza stampa nelle scorse settimane). Dal suo blog, la democratica Zuliani spiega che non si possono risolvere i problemi con lo stesso pensiero che si è usato per crearlo. Concetto chiaro, alla base della sua scelta controcorrente. Di che si tratta? Del suo sostegno ad Andrea Alemanni, candidato alla guida del partito regionale.
“#Controcorrente è il nome del gruppo di giovani amministratori che sostengono Andrea Alemanni, perché – spiega Zuliani – l’energia e le idee che vengono da una politica fatta sul campo sono quelle che al Pd sono mancate da troppo tempo. Inutile qui fare analisi di come siamo diventati partito ad una cifra in provincia, di quanto manchi la vera politica nella scelta delle alleanze: se non c’è l’umiltà di riconoscere i fallimenti, se non abbiamo il coraggio di scelte coerenti, se non facciamo camminare le nostre idee su gambe di persone credibili, se non abbandoniamo le logiche di prepotenza il nostro partito si spegnerà fino a scomparire. Ora è il momento di dire e fare qualcosa che rigeneri questo partito, per davvero”.
A convincere Zuliani sul sostegno ad Alemanni sono i seguenti punti: creazione di una scuola di formazione per una militanza consapevole e per formare una nuova classe dirigente di qualità; riunioni periodiche tra esponenti del governo regionale e il partito per discutere i problemi letterati che più importanti della regione: un modello da riprodurre a cascata sui territori; ripensare i circoli on-line e creare forum di discussione aperti a tutti gli iscritti; corretta comunicazione e gestione trasparente senza aver paura del confronto fra pensieri differenti; convocare almeno una volta l’anno la conferenza di tutti i segretari di circolo della regione; massima trasparenza nella governance.
“Una posizione importante, quella del segretario regionale, se ben usata – conclude Zuliani -, perché le scelte politiche nei territori, le alleanze alle elezioni, la formazione di un vivaio di classe dirigente, le candidature, il raccordo con tutti gli amministratori passano proprio per quella posizione”.
E sì, per Zuliani c’è anche la questione delle alleanze alle elezioni.