Dopo la “fuga” del vice segretario generale del Comune di Latina, il sindaco Damiano Coletta corre ai ripari. La vincitrice di concorso per il prestigioso ruolo, Imma Pizzella, in servizio da anni presso l’ente di piazza del Popolo, è stata trasferita le scorse settimane su sua richiesta per sei mesi al Comune di Colleferro. L’avvocato Pizzella sarà sostituito da tre colleghi, come prevede il nuovo Statuto comunale approvato lo scorso dicembre: Francesco Passeretti, comandante della Polizia Locale e dirigente dei Trasporti; Daniela Ventriglia, dirigente in posizione di comando del Servizio Relazioni Istituzionali e Città Appalti e contratti; Giuseppe Manzi, dirigente del Servizio Finanziario e partecipate con contratto a termine attualmente in proroga. E’ quanto emerge da tre decreti a firma del primo cittadino Coletta, recanti la data odierna e pubblicati in sequenza all’albo pretorio del Comune; in ciascuno si riconosce il possesso dei requisiti, da parte dei nuovi incaricati, per l’accesso alla carriera di segretario generale.
I nuovi vice segretari generali entreranno in campo in caso di assenza o impedimento del segretario generale, ruolo attualmente ricoperto da Rosa Iovinella che è anche direttore generale dell’ente. Dunque, via Pizzella largo a tre colleghi chiamati al delicato compito.
Dagli atti pubblicati non è dato sapere se gli incaricati percepiranno apposita indennità ed eventualmente in che misura. Nei decreti è stabilito che i singoli provvedimenti vengano notificati agli interessati nelle forme di legge, vengano resi pubblici mediante affissione all’Albo Pretorio per la durata di 15 giorni e che copia degli stessi sia trasmessa formalmente al segretario – direttore generale, al dirigente del Servizio Risorse Umane, ai Revisori dei Conti e all’Organismo indipendente di valutazione. Il che lascia intendere che gli incarichi conferiti oggi in una qualche misura comporteranno una spesa aggiuntiva per l’ente rispetto alla situazione precedente. Il “sospetto” troverebbe conferma in una recente delibera di giunta relativa alle metodologie di valutazione della retribuzione delle indennità di posizione dei dirigenti dove tra punteggi e ponderazioni spunta il “fattore plus” in base al quale per eventuali incarichi aggiuntivi alla dirigenza di cui si è titolare in via principale è previsto un incremento fino al 10%, secondo la valutazione dell’Oiv.
L’operazione tre al posto di uno è conseguenza del nuovo Statuto e le indennità sono del tutto legittime in considerazione anche del delicato compito a cui i dirigenti sono chiamati. Da un punto di vista “politico” resta la questione dell’opportunità. Perché prevedere nello Statuto tre vicesegretari comunali? La questione era stata già sollevata in commissione Affari istituzionali durante le fasi che hanno portato alla formulazione del nuovo Statuto.
Tralasciando considerazioni in merito all’auto-trasferimento dell’avvocatessa Pizzella, vincitrice di concorso e poco incline a forzature o interferenze dell’amministrazione e della governance dell’ente, ci si domanda se la scelta di assegnare il suo incarico anche a un dirigente non di ruolo, il cui contratto scade a fine marzo, e a un dirigente in posizione di comando possa essere estranea alla possibilità di condizionamento dei beneficiari.
Il Comune di Latina, nell’ultimo periodo, non si è mostrato immune ad assenze strategiche: in caso di assenza del segretario generale, uno dei tre nuovi incaricati dovrà sostituirlo. E se c’è puzza di bruciato in qualche atto dell’amministrazione comunale, chi si trova in una posizione contrattuale più debole può subire un inconscio condizionamento perdendo di vista la sua funzione di “notaio” dell’ente.