“Dipendenti comunali esposti a rischi di errori amministrativi senza alcuna tutela”. Lo afferma la Cisl Funzione pubblica sulla base di quanto emerso ieri nel corso dell’assemblea, tenutasi presso il Comune di Latina, del personale non dirigente indetta dalla stessa sigla sindacale allo scopo di un confronto
con gli operatori del Servizio demografico. “I lavoratori intervenuti hanno tutti espresso forte preoccupazione – si legge in una nota stampa della Cisl-Fp Latina – per un servizio che, per sua natura, è di grande responsabilità e li espone a rischi di errori amministrativi per i quali non si sentono tutelati. Da tempo questo settore, così fondamentale per la cittadinanza, e per tutta la macchina amministrativa del Comune, lamenta una serie di problematiche organizzative e di gestione del personale”.
Problematiche che, secondo il sindacato, riguarderebbero in primis il numero di addetti: “Pochi operatori anagrafici/stato civile su cui gravano responsabilità dirette a fronte di carichi di lavoro non adeguati ad un organico ridottissimo e che diminuirà ulteriormente nei prossimi mesi per effetto di diversi pensionamenti. La normativa vigente stabilisce tempi di lavorazione molto stringenti, in materia di certificati di immigrazioni, certificati di residenza etc. tempi (anche 48 ore) difficili da rispettare con le poche risorse umane assegnate al servizio”.
Poi ci sarebbe il problema della formazione: “Trattandosi di un’attività specialistica – spiega l’organizzazione sindacale – è necessaria una formazione costante e di aggiornamento professionale continuo. E proprio la formazione è un altro problema emerso nell’assemblea: formazione non costante, lasciata all’ iniziativa personale, senza un’adeguata programmazione. Questa carenza formativa innanzitutto non garantisce un livello adeguato di servizio all’utenza, inoltre espone il personale al rischio di commettere errori, suo malgrado”.
Altra nota dolente sarebbe il servizio all’utenza “fortemente critico”: “Lunghe file agli sportelli, attese oltre il consentito per la definizione delle pratiche, molti episodi di intemperanza e di proteste da parte di cittadini per una insoddisfacente risposta alle proprie legittime richieste. La Cisl Funzione Pubblica di Latina ha da tempo fatto proprie le esigenze lamentate dagli operatori, facendosi carico anche delle legittime aspettative dell’utenza; in più di un incontro con la Parte pubblica ha rappresentato le problematiche del servizio Anagrafe/Stato civile, ad oggi però non si registrano fattive azioni risolutive”.
E non manca chi svolge funzioni operative di categoria superiore: “In ultimo (non per importanza) – si legge nella nota stampa della Cisl – sono state affrontate le problematiche relative al personale di categoria A che da anni svolge funzioni operative di categoria superiore e per le quali è stato formato. Prendiamo atto che, in passato non sono state attivate tutte le procedure che in altri comuni d’ Italia hanno consentito il transito di operatori dal livello A al livello B, attese legittime visto che le mansioni svolte sono di questo livello. Non si chiede chiaramente di fare in poco tempo ciò che non è stato fatto in passato. Ma il personale attende almeno un segnale di volontà di risoluzione dei tanti problemi da parte dell’Amministrazione”.
Dunque, la segreteria provinciale della Cisl-Fp di Latina ha preso l’impegno di attivare azioni concrete al fine di trovare soluzioni in merito alle problematiche emerse nell’assemblea: “Il sindacato non si sottrae al confronto con l’amministrazione comunale; pur confidando in una possibile e realistica risoluzione, si è pronti ad indire uno stato di agitazione se il personale non sarà messo in grado di lavorare per un servizio efficace ed efficiente”.