La commissione Affari istituzionali del Comune di Latina, presieduta dal consigliere Massimiliano Colazingari, questa mattina, ha dato l’ok alla modifica dello Statuto che prevede che il sindaco possa avvalersi della collaborazione dei consiglieri nell’esame e nello studio di argomenti e problemi specifici. Per il Comune di Latina si tratta dell’istituzionalizzazione di una prassi applicata anche in passato senza alcuna previsione nelle norme statutarie. La modifica in questione che prevede un’integrazione all’articolo 27 dello Statuto dovrà essere approvata dal Consiglio comunale. Il punto potrebbe essere inserito già nella prossima seduta dell’assise civica. Questo il testo del futuro comma 3: “Il sindaco può conferire a singoli consiglieri comunali una delega avente ad oggetto materie circoscritte e puntuali, nell’ambito delle quali il consigliere delegato coadiuva il sindaco nell’esame e nello studio di argomenti e problemi specifici, formulando al sindaco medesimo osservazioni e proposte. Tali incarichi non costituiscono delega di competenza, non si estrinsecano con l’assunzione di atti amministrativi a rilevanza esterna e non comportano oneri a carico del bilancio comunale. Il consigliere comunale può essere altresì delegato dal sindaco a rappresentare il comune in cerimonie, manifestazioni pubbliche, mostre e celebrazioni nelle varie ricorrenze”. Tutto pacifico? Macché.
La proposta del sindaco Damiano Coletta, giunta all’attenzione della competente commissione consiliare nella precedente seduta, è stata al centro di polemiche. Le stesse che si sono riproposte oggi da parte dell’esponente di opposizione Raimondo Tiero di Cuori Italiani. Il consigliere ha eccepito il fatto che la proposta, a sui dire, costituisce una forzatura rispetto alla mole di modifiche, a cui sottoporre lo Statuto e i diversi regolamenti comunali, già all’attenzione della commissione: “Quella dei consiglieri delegati – ha detto – appare superflua, atteso che il sindaco può già avvalersi dei presidenti delle diverse commissioni, tutte in capo alla maggioranza (ad eccezione di quella alla legalità e trasparenza, ndr), con competenze specifiche, e non prioritaria rispetto a ben altre urgenze da affrontare circa la revisione di Statuto e regolamenti. Ci aspettavamo che insieme alla necessità del sindaco di conferire deleghe si potesse affrontare il tema dello Statuto su più punti, arrivando in Consiglio con una modifica organica”.
I lavori in commissione, sull’argomento, si era aperti con il chiarimento del segretario generale Rosa Iovinella chiamata a riferire sul perché avesse “confezionato” la bozza di delibera prima ancora che fosse portata all’attenzione della commissione Affari istituzionali. Iovinella ha riferito di essersi limitata ad esprimere il proprio parere tecnico, per competenza, rispetto alla proposta del sindaco. Della serie: “E’ così che funziona e così faremo sempre”. “Il parere tecnico e il parere di regolarità contabile laddove sussiste un impegno di spesa – ha dichiarato il segretario generale – serve anche ai consiglieri perché valutino più serenamente la proposta oggetto di esame”.
“Quasi quasi mi dimetto dalla carica di consigliere comunale”. Questo lo sfogo di Andrea Marchiella di Fratelli d’Italia che ha lamentato il fatto di svolgere con difficoltà il suo ruolo di consigliere comunale di fronte alle chiusure della maggioranza e di non riconosce un segno tangibile nello spirito di collaborazione e di condivisione che professa il primo cittadino.
Dario Bellini, capogruppo di Latina Bene Comune, ha giudicato le obiezioni dell’opposizione strumentali, di poco senso, volte a fare ostruzionismo senza proposte di emendamento, mettendo così all’angolo le eccezioni mosse a carattere generale.
A rasserenare gli animi ci ha pensato il sindaco intervenuto in commissione. Un’eccezione nella storia di Latina. A quanto sembra ci sarebbe stato un solo precedente con l’audizione di Vincenzo Zaccheo sulla metro. Damiano Coletta si è subito espresso sulle obiezioni dell’opposizione riconoscendone la legittimità e aggiungendo che nell’immediato futuro saranno prese in considerazione. Il sindaco ha spiegato la necessità di “delegare” per snellire la mole di lavoro da svolgere, per mettere in campo e rendere più partecipi i consiglieri di maggioranza e soprattutto per rendere più efficace ed efficiente l’amministrazione comunale. “E’ un segnale anche per chi sta in giunta – ha detto – a fare delle aperture e a rendere protagonisti in campo anche i consiglieri comunali”.
Un intervento quello del primo cittadino apprezzato dai consiglieri di opposizione presenti in commissione, Tiero e Marchiella, ma con un diverso effetto. Tiero ha ribadito che si sarebbe potuto procedere con una proposta più organica di revisione dello Statuto senza che fosse data precedenza alla sola esigenza del sindaco: “Esigenza – ha detto – che nel caso di Coletta non si ravvisa: la delega ai consiglieri solitamente viene conferita per accontentare i diversi partiti di maggioranza”. Dopo una stretta di mano con Coletta e il capogruppo di Lbc, Tiero ha abbandonato la seduta non prendendo così parte alla votazione della proposta. Marchiella, ritenendosi soddisfatto dell’apertura del sindaco, ha partecipato alla votazione della proposta che è passata all’unanimità.
Nel corso della commissione di oggi è stato affrontato anche il tema relativo all’emendabilità del Dup (Documento unico di programmazione). Dopo il parere positivo espresso dal segretario generale che ha anche indicato due strade percorribili, l’organismo consiliare per gli Affari istituzionali ha deciso, con voto unanime, di procedere ad eventuali emendamenti seguendo le regole vigenti sul doppio binario degli emendamenti al bilancio, da effettuarsi con visto dei revisori, e degli emendamenti alla programmazione se gli stessi riguardano solo gli aspetti strategici, tenuto conto che il Dup è l’unione dei due documenti.