C’è un dipendente del Comune di Latina che in dieci anni ha accumulato così tante ferie non godute da poterle recuperare da oggi, anzi dal 20 novembre 2017, fino al 30 giugno 2018 quando raggiungerà i requisiti per la pensione. Poi non si dica che a piazza del Popolo ci sono i fannulloni.
Ferie obbligate per Della Penna
C’è un decreto del sindaco Damiano Coletta, recante la data di oggi 22 novembre, che di fatto congeda d’ufficio l’architetto Giovanni Della Penna – dirigente del Servizio Politiche per lo sviluppo Economico e l’Internazionalizzazione da quando l’amministrazione ha apportato modifiche alla macrostruttura – a decorrere dall’altro ieri fino alla fine di giugno. Lo sostituirà ad interim il dirigente Giuseppe Manzi, “titolare” del Servizio Finanziario e Partecipate. Tenete bene a mente Manzi.
L’architetto di traverso a Lbc
Giovanni Della Penna, il dirigente integerrimo caterpillar che ha conquistato la fiducia del prefetto Giacomo Barbato nel corso della sua gestione commissariale del Comune di Latina, governando le difficili situazioni dell’urbanistica malata del capoluogo pontino poi confluire nelle varie inchieste giudiziarie, non deve essere piaciuto più di tanto alla nuova amministrazione. Reggente dei servizi “Politiche di Gestione e Assetto del Territorio, Patrimonio e Demanio” e “Lavori Pubblici e Manutenzioni”, a fine marzo scorso era stato “promosso” a dirigente del servizio “Studi progetti comunitari”, ricevendo contestualmente l’incarico di gestione di progetti di risanamento ed altri progetti complessi ad impatto strategico assegnati con specifici provvedimenti. Tante parole per nulla: dirigente di sé stesso in un ufficio senza organico. Poi con la nuova macrostruttura è passato al Servizio Politiche per lo sviluppo Economico e l’Internazionalizzazione; l’ultimo decreto di incarico risale al 7 novembre 2017. Poi il congedo d’ufficio dal 20 novembre. Insomma, un dirigente abituato a lavorare h24 è stato collocato a riposo. Eppure gode di ottima salute.
Il peccato di riflesso
Forse Della Penna sconta qualche peccato di riflesso? La cronaca di questi giorni ha evidenziato due “sgambetti” al sindaco provenienti da via Costa: la bocciatura della proposta di dimensionamento scolastico da parte del Consiglio provinciale e la minaccia del presidente Eleonora Della Penna, figlia del dirigente congedato d’ufficio, della richiesta di restituzione dei fondi necessari alla realizzazione del Centro di alta diagnostica qualora l’amministrazione comunale avesse assecondato il cosiddetto piano B. Dicerie politiche.
Quella colpevole operosità
Forse l’architetto Della Penna, indomabile, sconta un peccato più diretto, come ad esempio l’aver provocato l’annullamento del decreto di nomina del collega Giuseppe Manzi, dirigente del Servizio Finanziario. Roba del passato, esplosa nel giorno del Consiglio comunale, 8 agosto 2017, indetto per l’approvazione dell’Abc. Della Penna, in tempi non “sospetti”, cioè lontani alla gestione di Lbc, aveva impugnato l’assunzione a tempo determinato di Manzi poiché lui stesso aveva risposto ad un interpello dell’amministrazione a ricoprire la dirigenza al Bilancio. Un’operosità da premiare e invece la sua disponibilità era caduta nel vuoto. Ebbene a distanza di anni il Presidente della Repubblica ha dato ragione a Della Penna, annullando l’incarico a Manzi che oggi invece è stato nominato ad interim al posto dell’architetto.
Manzi e i ricorsi incrociati
Ma se il Presidente della Repubblica ha annullato la nomina di Manzi, cosa ci fa Manzi in Comune? Non se ne è mai andato perché il sindaco, con proprio decreto, nell’assegnare la dirigenza del servizio ad altro funzionario ha mantenuto in essere la posizione di Manzi senza affidamento di ruoli in attesa di un eventuale ricorso in Cassazione, da parte dell’amministrazione comunale, contro il decreto del Presidente della Repubblica. E poi il 20 ottobre scorso, Manzi ha ottenuto la sospensiva dal Tar, impugnando tutti gli atti a lui sfavorevoli, tra cui il decreto sindacale dell’11 agosto. Ad oggi è quindi titolato a ricoprire la dirigenza ottenuta con un contratto ex articolo 110 che scade a fine anno, prorogato di fatto con il decreto odierno al 30 giugno 2018. Ma il caso Manzi non finisce qui. Il Comune infatti ha depositato il ricorso in Cassazione contro il pronunciamento del Presidente della Repubblica; un’azione legale finalizzata a preservare l’occupazione di Manzi e non il diritto di Della Penna. Ma poiché Manzi per conto suo si è rivolto al Tar, che per ora si è espresso solo in sede di sospensiva, la giunta municipale con delibera del 14 novembre scorso ha conferito incarico all’avvocato Francesco Di Leginio, dirigente del servizio Avvocatura del Comune, per la costituzione nel giudizio di merito a tutela dell’impugnato provvedimento sindacale che conferiva incarico di dirigente del servizio Finanziario ad altro funzionario, Giancarlo Paniccia. Una costituzione d’ufficio che pone il Comune in contraddizione con se stesso: in Cassazione a favore di Manzi e al Tar contro Manzi che oggi subentra a Della Penna con una proroga d’incarico. Vacci a capire qualcosa.
E spunta una nuova figura all’ombra dell’Abc
In tutto questo bailamme oggi è spunto all’albo pretorio un nuovo ruolo. E’ contenuto nella delibera di giunta numero 511 del 21 novembre 2017 che prevede l’introduzione di una figura innovativa, in possesso di specifica e multidisciplinare preparazione, capace di attuare le necessarie forme di raccordo, supporto e collaborazione tra i Servizi comunali e l’azienda speciale Abc per i rifiuti, in grado di raccordare, in modo trasversale, le funzioni di reciproca competenza. Si tratta in definitiva di un incarico di alta specializzazione a tempo determinato extra dotazione organica ex articolo 110 per “il raccordo delle funzioni e del sistema dei controlli del gruppo amministrazione pubblica denominato ‘Comune di Latina’ e dei vincoli di finanza pubblica stabiliti dal cosiddetto pareggio di bilancio”. Dunque il Comune si doterà presto di un incarico di alta specializzazione per controllare l’azienda speciale e al contempo costruire ponti tra l’amministrazione e l’Abc e tra l’Abc e i diversi servizi municipali. Un costo aggiuntivo per il Comune che non figurerà nel Pef del servizio di igiene urbana?