Doveva essere approvato dal Consiglio comunale entro il termine del 30 aprile 2017, ma la scadenza fissata dalla normativa di riferimento a Latina è passata inosservata. Parliamo del rendiconto relativo all’esercizio 2016. Alla data di oggi, 3 maggio 2017, l’assise civica per l’esame e l’approvazione del documento contabile non è stata ancora indetta. Da alcune indiscrezioni si è appreso che la segreteria generale dell’ente municipale di Latina avrebbe informato il Prefetto della mancata approvazione dell’atto che, ai sensi dell’articolo 141 del Tuel, potrebbe comportare lo scioglimento del Consiglio comunale. Noi ci troviamo, al momento, in questa condizione poiché il Prefetto, informato dell’accaduto, procederà a diffidare l’amministrazione comunale a provvedere, entro 20 giorni, all’approvazione in Consiglio dell’atto obbligatorio. L’ammonizione con tanto di cartellino giallo è in arrivo al palazzo di piazza del Popolo.
La “figuraccia” da parte degli amministratori di Latina Bene Comune si è palesata sulla scia del ritardo con il quale l’organo di revisione dei conti ha comunicato la relazione da discutere preventivamente in commissione prima di approdare in Consiglio. Commissione che si è svolta soltanto ieri.
Licenziato in zona Cesarini il bilancio di previsione, con tanto di lamentele al Prefetto da parte dei consiglieri comunali di opposizione per il ritardo con il quale erano stati messi a disposizione gli atti necessari all’esame del complesso documento di programmazione economica, la giunta – come stabilito dal regolamento contabile – ha approvato sì il rendiconto 2016 entro il 10 aprile 2017 ma si è poi persa in un bicchiere d’acqua. La relazione dei revisori è giunta ai consiglieri soltanto il 26 aprile, quattro giorni prima della scadenza per l’approvazione del rendiconto in sede di Consiglio anziché – come previsto dal regolamento – almeno 20 giorni prima. Da capire se il ritardo sia imputabile all’organo di revisione, alla giunta per non avergli trasmesso gli atti in tempo utile, o ad entrambi.