Remigio Coco, ex presidente dell’Ordine degli Architetti, è stato presentato oggi come nuovo assessore all’urbanistica nel corso di una conferenza, dal Sindaco di Latina Damiano Coletta che dichiara:
“Una persona stimata dal punto di vista professionale oltre che umano, ed ha una grande competenza”
In mattinata è arrivata l’ufficialità, il Sindaco, in occasione della composizione della Giunta, presentata lo scorso 17 novembre, aveva lasciato due posti ancora vacanti, adesso anche per l’Urbanistica è stato trovato un volto.
“Dopo 40 anni passati dall’altra parte, a vedere anche quello che non andava nei rapporti tra amministrazione e tecnici, ho ritenuto giusto impegnarmi in prima persona”- afferma il neo assessore Coco.
Le sue priorità più immediate saranno la risoluzione della vicenda dei Piani particolareggiati (Ppe) annullati sei anni fa e la riorganizzazione degli uffici di settore, dichiarando:
“La legge urbanistica risale al 1942 ed è ormai datata anche perché basata su un concetto quantitativo degli standard urbanistici, mentre ormai bisogna passare a un concetto qualitativo. Per prima cosa – ha aggiunto – incontrerò i dirigenti per valutare lo stato dell’arte. Ritengo inoltre che sarà necessaria una redistribuzione di carichi nei vari uffici, dall’ufficio Condono all’ufficio di Piano all’ufficio Erp, per valutare tutte le criticità”.
“Remigio Coco è stato per 21 anni presidente dell’Ordine degli Architetti e questo testimonia il rapporto che ha, nel suo ambito professionale, con il territorio” – dichiara il sindaco Coletta.
“E’ una persona stimata dal punto di vista professionale oltre che umano -prosegue il primo cittadino di Latina- ed ha una grande competenza. L’urbanistica nei primi cinque anni ha fatto un suo percorso condizionato dall’annullamento dei piani particolareggiati in attesa delle sentenze, e ora c’è un ufficio di piano che li sta rivalutando; nel frattempo la rigenerazione urbana ha preso definitivamente piede sia dal punto di vista normativo che culturale: questi sono i primi aspetti di cui abbiamo discusso nei nostri primi incontri con l’architetto Coco”.