Meno male che il continuo cambio di dirigenti nei servizi del Comune di Latina rallenta i processi amministrativi. Se ne è lamentato più volte anche l’assessore all’Urbanistica Francesco Castaldo. E chissà come prenderà la notizia apparsa, questa sera, all’albo pretorio dell’ente, relativa allo spacchettamento del servizio Politiche di gestione e Assetto del territorio afferente proprio alla sua delega assessorile?
Il dirigente Paolo Ferraro è tornato al Comune di Aprilia da lunedì 1° aprile, e l’amministrazione guidata dal sindaco Damiano Coletta nei giorni scorsi ha avviato un interpello interno per verificare se tra i dirigenti in carica vi fosse un “volontario” disposto a caricarsi ulteriormente di lavoro ricoprendo la responsabilità del delicato servizio dell’Urbanistica. In attesa di un responso e di eventuale altra soluzione cosa ha fatto il primo cittadino? Con una raffica di decreti ha spacchettato il Governo del territorio distribuendo i procedimenti amministrativi a quattro diversi dirigenti. Un piano complesso che coinvolge anche un quinto elemento.
Così si apprende che l’architetto Umberto Cappiello torna alla dirigenza dell’Urbanistica, di cui per altro sarebbe il vero titolare: come funzionario dipendente del Comune in servizio presso il Governo del territorio fu scelto dirigente, partecipando alla selezione attivata per il reclutamento di un dirigente per l’Urbanistica con un contratto ex articolo 110 legato al mandato elettorale del sindaco; poi fu “traslocato” al servizio Cultura che dopo poco subì uno sdoppiamento con la creazione di un servizio Pubblica istruzione di cui risulta dirigente. Con il decreto del sindaco, recante la data odierna, l’architetto Cappiello mantiene la dirigenza del Servizio pubblica istruzione e, ad interim fino all’arrivo di un altro titolare, gli viene affidata la dirigenza dell’urbanista, ad esclusione dei seguenti procedimenti amministrativi: Pianificazione e progettazione urbanistica; Vincoli; subdeleghe paesaggistiche; controlli urbanistici; Coordinamento Sistema Informativo Territoriale SIT; Edilizia pubblica e convenzionata individuazione e assegnazione aree, Modifiche titolo di godimento; Assegnazione alloggi ERP e comunali destinati all’assistenza abitativa; Programmazione, progettazione Peep; Interventi urbani complessi, Rigenerazione urbana. Tolti tutti questi procedimenti relativi all’Urbanistica, cosa gli resterebbe a Cappiello? Per rispondere a questa domanda è necessario leggere gli altri tre decreti del sindaco Coletta, e trarne le dovute conseguenze. Alla fine si scopre che Cappiello viene rimesso in pista a capo del Governo del Territorio “solo” per l’edilizia privata, antiabusivismo e condono.
All’ingegnere Angelica Vagnozzi, dirigente del servizio Lavori pubblici e dirigente ad interim del servizio Innovazione e servizi digitali, Coletta con proprio decreto assegna il procedimento amministrativo Interventi urbani complessi (contratti di quartiere II) in carico al servizio “Politiche di Gestione e Assetto del Territorio”.
Per l’informatizzazione del Sue (Sportello unico dell’edilizia), rientrante sempre nel servizio urbanistico, il sindaco ha pensato a Daniela Ventriglia, già dirigente del servizio Appalti e contratti e ad interim del servizio Anagrafe.
Il carico di lavoro aggiuntivo spettante al dirigente del servizio Ambiente, l’architetto Giuseppe Bondì, riguarda i seguenti procedimenti amministrativi relativi al servizio Governo del territorio: Pianificazione e progettazione urbanistica, Vincoli; subdeleghe paesaggistiche; controlli urbanistici, Coordinamento Sistema Informativo Territoriale SIT; Edilizia pubblica e convenzionata individuazione e assegnazione aree. Modifiche titolo di godimento; Assegnazione alloggi Erp e comunali destinati all’assistenza abitativa; Programmazione, progettazione Peep; Rigenerazione urbana. Insomma, proprio tutto quello di cui non si deve occupare espressamente Cappiello.
Il quinto elemento per la rivoluzione dell’urbanistica decretata oggi dal sindaco Coletta sconfina nella bellezza di Mycol Aiuso. L’architetto, dirigente del servizio “Decoro, Qualità Urbana e Bellezza. Beni Comuni”, riacquisisce i procedimenti amministrativi afferenti al suo servizio che il sindaco, non più tardi del 14 gennaio 2019, aveva assegnato all’architetto Paolo Ferraro pur sapendo, in quella data, che sarebbe rimasto al Comune di Latina fino al 31 marzo. Si tratta dei procedimenti amministrativi relativi alla piscina comunale e alle utenze, contributi e contenzioso relativi alla U.S. Latina Calcio.
In questa situazione c’è solo da sperare che l’amministrazione individui al più presto un dirigente “dedicato” al servizio Governo del territorio e che lo stesso possa ricomporsi di tutte le sue funzioni, almeno così come pensato nell’ultima, ennesima, macrostruttura dell’era Coletta. I quanto all’assessore Castaldo non osiamo immaginare lo spaesamento che dovrà affrontare ogni qual volta che dovrà interfacciarsi con i dirigenti dell’Urbanistica nelle diverse sedi dell’ente.