Quando la trasparenza diventa impercettibile: determina firmata 9 giorni prima dell’incarico di dirigente. La storia arriva da piazza del Popolo di Latina.
L’incarico di dirigente comunale lo riceve il primo luglio 2019, ma la sua firma per tale funzione appare in una determinazione del 21 giugno 2019.
Parliamo dell’architetto Eleonora Daga, diventata dirigente (articolo 110 comma 1 del Tuel) del servizio Gestione del territorio con decorrenza dall’1.07.2019 e per la durata di tre anni (decreto del sindaco numero 33). La determinazione a sua firma è del servizio Ambiente. E fin qui non ci sarebbe nulla di strano, poiché il sindaco con il suo decreto stabilisce che tra la nuova dirigente dell’urbanistica e il dirigente Giuseppe Bondì, titolare del servizio Ambiente, sussiste “reciprocità”, nel senso che in caso di assenza dell’uno o dell’altro si possono sostituire in automatico senza necessità di un apposito decreto. Il fatto è che però l’atto in questione è del 21 giugno 2019, nove giorni prima dalla vigenza dall’incarico. Si tratta della determina numero 1205-2019.
Nel decreto numero 33 del sindaco è scritto che l’architetto Daga è stato scelto previa selezione, conclusasi il 26 giugno, ovvero cinque giorni dopo la firma della determinazione numero 1205 del 2019. Come faceva a sapere che sarebbe diventata dirigente? E’ possibile, e ce lo auguriamo, che l’incongruenza delle date tra l’incarico valevole dal primo luglio e l’atto datato nove giorni prima sine titulo sia frutto di una delle tante bizze del sistema informatico del Comune di Latina.
Ciò che appare sconcertante è che un atto, potenzialmente nullo, venga pubblicato all’albo pretorio dell’ente. Ma dove sono tutti quei controlli attivati dalla segreteria generale del Comune?