La consigliera comunale Maria Aramini di Latina Bene Comune difende la delibera 130/2019 della giunta municipale che prevede una figura extra organico per “controlli successivi di regolarità amministrativa sugli atti e indirizzi successivi ai controlli stessi, di coordinamento e controlli antimafia in raccordo con la Prefettura ed enti competenti”. Nei giorni scorsi, su questo atto, era piovuta la critica della consigliera di opposizione Nicoletta Zuliani (leggi qui), esponente del Partito democratico. Zuliani, che diffidava il Comune dal mettere in atto quanto previsto dalla deliberazione pena un esposto alla Procura presso la Corte dei conti per danno erariale, contestava il fatto che i controlli da affidare con nuovo incarico sarebbero rientrati nei compiti del segretario generale dell’ente. Una delibera, secondo l’esponente di opposizione, che oltre ad alleggerire le responsabilità della segretaria generale avrebbe comportato maggiori spese per l’ente.
Oggi la replica di Aramini. L’esponente di maggioranza giustifica l’affidamento della particolare mansione al pari di altri, “un funzionario specifico per Abc, per il Suap, nei Lavori pubblici, per l’Ufficio di Piano, e ora anche per l’ufficio della Segreteria generale. “L’unico (quest’ultimo, ndr) – sottolinea Aramini – ad aver registrato ampia visibilità”. Una precisazione che un po’ ci sorprende, motivo per cui a margine della replica di Aramini pubblichiamo alcuni link sui servizi di LatinaCorriere.it rispetto agli incarichi citati, affidati o in corso di affidamento.
“Invece di partire per la tangente – attacca Aramini – con accuse, da parte della consigliera Zuliani (ma parla a nome personale o del Pd?), sarebbe stato meglio entrare nel merito delle finalità della delibera. A me preme sottolineare un aspetto dell’incarico che questo funzionario (non dirigente) andrà a ricoprire: avviare anche per il Comune di Latina un ufficio che organizzi in modo sistematico il sistema dei controlli in particolare sulle interdittive antimafia. Un obiettivo molto alto che non è raggiungibile attraverso i consueti certificati antimafia. L’ interdittiva o informativa antimafia è uno dei principali strumenti di contrasto al coinvolgimento di organizzazioni criminali nel rapporto quotidiano tra privati e Pubblica amministrazione, che è auspicabile possa emergere. Una sorta di ‘frontiera avanzata’ della prevenzione, che farà dell’Amministrazione Comunale di Latina, un ulteriore terreno di legalità. Questo sistema si concretizzerà in particolarissimi protocolli di intesa che possano individuare, negli appalti, subappalti, autorizzazioni edilizie ecc., persone/società che possano aver avuto contatti, parentele o connessioni varie con personaggi mafiosi. A me sembra un obiettivo di grande valore previsto dal Codice Antimafia ovvero decreto legislativo 6 settembre 2011, 159 (e numerose successive) modificazioni, riconosciuto all’avanguardia e del quale non bisogna abbassare la guardia”.
“Ancora una volta, ahimè, si constata che la consigliera Zuliani esterna, in qualità di tuttologa, affermazioni poco coerenti con la vera realtà delle cose e ben venga un suo approfondimento nelle sedi giudiziarie”, conclude la consigliera Aramini di Lbc.
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