Non si placano le polemiche sul concerto di Achille Lauro, svolto il 20 luglio a Latina. A sollevarle, questa volta è la consigliera Giovanna Miele di Forza Italia che sull’argomento ha richiesto la convocazione della commissione Trasparenza. L’organismo, presieduto da Matilde Celentano, si è svolto oggi pomeriggio. Invitati a partecipare l’assessore alla Cultura Silvio Di Francia, la segretaria/direttrice generale del Comune di Latina Rosa Iovinella e la dirigente del servizio Cultura Antonella Galardo. Quest’ultima risultata assente per ferie.
Nessuna contestazione all’artista, né alla sua scelta per la Festa della Luna né per la somma spesa, in totale 73.870 euro, di cui 40.700 euro per il compenso e l’importo restante per i servizi accessori. Questa la premessa della consigliera Miele. Ma allora qual è il punto da chiarire in commissione Trasparenza?
“Poiché l’organizzazione dell’evento è stata assicurata dalla Ventidieci attraverso un affidamento diretto, motivato nella determinazione dirigenziale dal fatto che il rapporto tra la società e il cantante Achille Lauro è di accertata esclusiva, vorrei capire – ha detto Miele in commissione – chi è che ha dato l’indirizzo alla dirigente Galardo di scegliere l’artista in questione e quindi conseguentemente la Ventidieci”.
“Achille Lauro l’ho scelto io”, ha risposto l’assessore Di Francia. “Benissimo – ha replicato Miele -. Ciò che non comprendo è dove è scritto ciò. L’unico atto di indirizzo è la delibera di giunta 201 di previsione di un concerto (generico) per la serata del 20 luglio a fronte di un importo di 40.700 euro. Stesso importo, e lo evidenzio 40.700 euro, contenuto in una precedente offerta della Ventidieci, richiamata nella determinazione della dottoressa Galardo. Importo che poi sarà assicurato con un prelievo dal fondo di riserva con altra deliberazione di giunta, la 214. Ripeto la domanda. Dove sta scritto negli atti di giunta che la dirigente dovesse predisporre gli atti per il concerto di Achille Lauro?”
L’assessore Di Francia ha chiarito, riconfermando la paternità della scelta, che nella proposta iniziale della delibera di giunta erano stati specificati il nome dell’artista e relativi dettagli ma che, “come è successo in altre occasioni, la segretaria generale ha affermato che i particolari non vanno inseriti nel corpo della deliberazione”.
Iovinella ha precisato meglio il concetto: “Nella delibera di giunta non vanno riportati passaggi di natura gestionale. Quella delibera va considerata come un’integrazione al Peg, se fosse stata prevista nel Peg non c’era bisogno neanche della delibera, bastava la determina del dirigente. La giunta ha stanziato una somma, non spetta alla giunta stabilire se il concerto o altro debba essere organizzato con un affidamento diretto o meno. A questo deve pensare il dirigente”. “Le dirò di più – ha detto la segretaria generale rivolgendosi a Miele -. Quando torna la dirigente le chiederà di compilare le schede dell’anticorruzione e di certificazione della regolarità amministrativa dell’atto”.
“In tutta questa storia non si capisce ancora qual è l’atto che indirizza la dirigente a produrre la determinazione per il concerto di Achille Lauro, che ‘necessitava’ un affidamento diretto. Ho come l’impressione che la responsabilità della scelta politica che l’assessore di Francia ha fatto, legittima, legittimissima – e lo ripeto e lo sottolineo -, la si voglia attribuire ad un dirigente”, ha commentato Miele a margine della commissione.