Al Comune di Latina anche i matrimoni e le unioni civili sono a rischio. Il primo che potrebbe saltare è quello in programma per fine luglio. E il motivo è presto detto. La Uil Fpl ha dichiarato lo stato di agitazione del personale del servizio Stato civile del comune capoluogo della provincia pontina che da febbraio attende l’approvazione del progetto di regolamentazione della prestazione del servizio oltre il consueto orario di lavoro, già discusso in sede di delegazione trattante.
Non è andata meglio neanche ai colleghi della Polizia Locale – spiega il sindacato – perché alla fine della fiera il progetto “Latina sicura” che doveva partire dal primo gennaio 2018 è partito il 29 giugno scorso. Lo si sarebbe appreso da una delibera di giunta del 5 luglio 2018 con la quale unilateralmente l’amministrazione comunale “ha modificato la decorrenza mettendo a repentaglio il pagamento delle prestazioni svolte nei primi sei mesi dell’anno”.
Il segretario territoriale Uil Ida De Masi, con un nota sottoscritta anche dal responsabile A.L. Ottavio Mariottini, indirizzata al sindaco Damiano Coletta, al vice sindaco Paola Briganti con delega al Personale, al direttore generale dell’ente Rosa Iovinella, presidente della delegazione trattante, ai dirigenti dei servizi al Personale e Stato civile del Comune di Latina, Antonella Galardo e Daniela Ventriglia, e a tutto il personale del servizio Stato civile, stigmatizza il comportamento dell’amministrazione comunale “che, non attenta ai problemi del personale, prosegue in atteggiamenti dilazionatori”, con “forti penalizzazioni e mancanze di certezza” per il personale.
“Ad oggi – si legge nella nota della Uil – non è pervenuta alcuna convocazione dell’amministrazione per approvare il progetto del personale dello Stato civile, benché la celebrazione dei matrimoni e delle unioni civili nelle giornate festive è sempre stata fortemente voluta e sollecitata dagli amministratori”. L’organizzazione sindacale, inoltre, condanna senza possibilità di appello “l’ingiustificato intervento unilaterale di modifica della decorrenza del piano di lavoro della Polizia Locale, in quando così operando l’amministrazione ha messo a repentaglio il pagamento di tutte le attività progettuali svolte nel primo semestre dell’anno anche negli altri servizi dell’ente”.
“Il personale da oggi – conclude De Masi – non garantirà più le attività previste per le celebrazioni dei matrimoni e unioni civili, fuori dall’orario di lavoro, sino a quando l’amministrazione non approverà il piano di lavoro garantendo il pagamento delle attività sino ad oggi espletate”.