Si svolge giovedì 4 e venerdì 5 maggio 2017, presso la sala San Marco della Curia vescovile, in piazza Paolo VI a Latina, la nuova edizione del Corso per Revisori degli Enti locali dal titolo “Il testo unico sulle società a partecipazione pubblica dopo la Sentenza 251/2016 e il decreto correttivo”, organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Latina in collaborazione con il Sole24Ore e con la partnership tecnica della Banca Popolare di Fondi.
I lavori della prima giornata, con inizio alle 14,30 e fino alle 19,30, si aprono con i saluti del presidente dell’Ordine Efrem Romagnoli, a cui seguono gli interventi del vice Prefetto Vicario di Latina Luigi Scipioni, del presidente della Provincia di Latina Eleonora Della Penna, del Sindaco del Comune di Latina Damiano Coletta, del Presidente della Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per l’Abruzzo Tommaso Miele e del consigliere dell’Odcec di Latina Gianpiero Macale, prima della relazione di Manuela Sodini, dottore commercialista e revisore legale. L’evento, che sarà moderato dal consigliere dell’Odcec Giuseppe Di Trento, è gratuito per tutti gli iscritti all’Albo di Latina, è condiviso con il Ministero dell’Interno al fine dell’iscrizione nel registro dei Revisori degli Enti Locali, e la partecipazione attribuisce 10 crediti formativi specifici e altrettanti ordinari per la formazione professionale continua. Il convegno prosegue anche il 5 maggio dalle 9 alle 14.
“Il Corso di giovedì e venerdì a Latina, abilitante per l’iscrizione all’elenco dei revisori degli enti locali della regione Lazio, giunto ormai alla quinta edizione, – ha commentato il Presidente Efrem Romagnoli – è il simbolo della politica di questo Consiglio, avviata nel 2013 in favore degli iscritti all’Ordine di Latina, basata sul principio che la formazione deve essere gratuita, accessibile a tutti e possibilmente finalizzata ad aumentare le opportunità professionali per i colleghi. Si è passati, infatti, dalle poche unità di frequentanti del 2012, quando il corso era a pagamento, ai circa 450 dei giorni nostri. Ciò ha generato, in parità di condizioni e senza distinzioni di anzianità professionale, il notevole incremento dei colleghi dell’Ordine di Latina iscritti nell’apposito elenco regionale e la contestuale crescita della probabilità di estrazione, per tale tipologia di incarichi, di iscritti al nostro Albo. Il successo pluriennale di questa iniziativa è la riprova della sintonia tra l’agire del Consiglio e le esigenze della categoria”.