E’ stato identificato attraverso le impronte digitali il rapinatore ucciso a Pisa dal gioielliere Daniele Ferretti, 69 anni, martedì sera durante l’assalto nel suo negozio. Si tratta di Simone Bernardi, 43enne di Aprilia, uscito tre mesi fa dal carcere don Bosco di Pisa per reati specifici. Uno dei due proiettili esplosi non gli ha lasciato scampo, ha trafitto organi vitali entrando dal fianco sinistro. Tutto è accaduto in pochi attimi, quando la gioielleria stava per chiudere, intorno alle 19.30. Dopo il conflitto a fuoco tra il bandito e il gioielliere altri due complici sarebbero fuggiti.
Bernardi aveva alle spalle un lungo curriculum criminale, con rapine commesse a Latina, in provincia di Roma, in Toscana e in altre parti d’Italia. Aveva anche svolto un programma di reinserimento sociale, evidentemente rivelatosi per lui inefficace. Nel 2010 si era reso protagonista di un conflitto a fuoco con i carabinieri dopo una rapina a Capalbio.
L’autopsia è prevista per venerdì, indagato per omicidio il gioielliere che nel corso degli anni ha subito diverse rapine. Circa venti anni fa un bandito lo colpì a coltellate.