Si è svolta ieri, alla presenza del Comandante di Kfor Generale di Divisione Giovanni Fungo, la cerimonia di cambio del Comandante del Joint Regional Detachment Centre (Jrd-c), unità multinazionale composta da militari e civili provenienti da cinque diverse nazioni. Al Colonnello Massimo Mela, che ricopriva l’incarico dal 1 settembre 2015, è subentrato il Colonnello Francesco Randacio proveniente dall’Accademia Militare di Modena dove ha ricoperto l’incarico di Capo di Stato Maggiore.
“I 3 Joint Regional Detachment (South, Centre and North) – ha ricordato il Comkfor – svolgono un compito importante per la Kfor perchè consentono di conoscere meglio la società del Kosovo attraverso lo sviluppo delle relazioni e del dialogo con le principiali istituzioni locali e di accrescere giorno per giorno l’efficacia dell’azione della Kfor – infine, il Generale ha concluso – ringrazio il Colonnello Mela per il grande lavoro svolto e auguro al nuovo Comandante di continuare sulla strada, ben tracciata dal suo predecessore.
Il Colonnello Mela, nel suo discorso di commiato ha ricordato come “gli appartenenti ai Joint Regional Detachments siano chiamati a giocare un ruolo vitale della missione non soltanto come soldati professionisti ma anche come veri ambasciatori di KFOR in Kosovo. Nel rispettare ciò, abbiamo mantenuto ottime relazioni con una larga parte della popolazione e migliorato quelle con gli attori locali, dall’altra parte, abbiamo avuto la fiducia reciproca e la sicurezza di Kfor, in perfetta sintonia con il nostro attuale motto ”Trust and Commitment””.
Il Colonnello Mela in Italia ricoprirà l’incarico di Capo di Stato maggiore della Brigata di Artiglieria Contraerea di Sabaudia (LT). I Jrds sono delle unità multinazionali di Kfor. Il loro compito è quello di stabilire e mantenere costanti relazioni basate sulla reciproca conoscenza e fiducia con la popolazione, le autorità locali, le istituzioni religiose e le organizzazioni internazionali presenti nella propria area di responsabilità. Lo scopo di questa attività è di “tastare il polso” della situazione, osservare ed interpretare le dinamiche politiche, sociali, economiche e della sicurezza nella zona, fornendo in tal modo a Kfor una situazione aggiornata di ciò che accade in Kosovo.