Riduzione della Tari per le imprese agricole e gli agriturismi. Questa la richiesta avanzata da Coldiretti Latina in una lettera inviata ai sindaci dei Comuni pontini. Una richiesta che si basa sulle indicazioni contenute nella nota dell’Ifel del 24 aprile, che prevede per le amministrazioni comunali la facoltà di deliberare la riduzione della Tari per le sole imprese che siano state costrette a sospendere l’attività o a esercitarla in forma ridotta a causa della pandemia.
“Per superare la crisi – ha spiegato il presidente di Coldiretti Latina, Denis Carnello – occorrono misure finanziarie in grado di sostenere la capacità economica e produttiva delle nostre imprese. L’agricoltura è storicamente il settore a maggiore resilienza, ma occorre dare una mano per affrontare la tempesta”.
Per quanto riguarda le attività agrituristiche, si ricorda che la stessa Fondazione, con nota del 6 maggio del 2019, aveva consigliato che per la determinazione delle tariffe Tari da applicare agli agriturismi si tenesse conto della specificità dell’attività svolta, in quanto l’agriturismo è finalizzato dalla legge all’obiettivo primario di recupero del patrimonio edilizio rurale. Occorre valutare, in secondo luogo, la stagionalità dell’attività, la minor capacità ricettizia rispetto agli alberghi, legata al numero massimo di pasti e posti letto offerti.
È sotto gli occhi di tutti come l’emergenza Covid-19 stia causando gravissimi danni all’economia del Paese. Nonostante la forte contrazione delle loro attività multifunzionali, le imprese agricole non hanno mai interrotto le attività principali di coltivazione e di allevamento, continuando a garantire la produzione di cibo, anche in presenza di una forte concorrenza di prodotti esteri di bassa qualità.