Il Partito democratico di Latina auspica che il risarcimento danni riconosciuto al Comune del capoluogo pontino, in quanto parte civile nel processo Alba Pontina, sia destinato a progetti condivisi, frutto di partecipazione attiva e trasparenza.
La sentenza della scorsa settimana del Giudice dell’Udienza preliminare di Roma, che ha emesso nove condanne per oltre 70 anni di carcere complessivi nei confronti del clan Di Silvio, dispone un risarcimento danni di 50mila euro in favore del Comune di Latina, che si è riconosciuto parte civile insieme con altre associazioni, e di 40mila euro per la Regione Lazio.
“Un atto molto importante – commenta Alessandro Cozzolino, segretario comunale del Pd di Latina -, non certo per la cifra in sé, che inserita nel bilancio dell’ente non fa certo la differenza, ma per l’enorme valore simbolico che rappresenta. A volte sembriamo esserci dimenticati quello che la città ha subito negli anni scorsi, la manifestazione davanti la Questura e la voglia di riscatto di una popolazione che per troppo tempo ha subito la pesante situazione di connubio tra politica e clan locali che hanno impoverito il tessuto economico e sociale di Latina. Per questo credo che sarebbe bello mettere quei cinquantamila euro di risarcimento in forma di bilancio partecipativo”.
“Il bilancio partecipativo (o partecipato) è una forma di partecipazione diretta dei cittadini alla vita politica della propria città, consistente nell’assegnare una quota di bilancio dell’ente locale alla gestione diretta dei cittadini, che vengono così messi in grado di interagire e dialogare con le scelte delle Amministrazioni per modificarle a proprio beneficio”, spiega nel dettaglio il segretario dem.
“Facciamo sì – conclude Cozzolino – che quel risarcimento venga investito in un’opera che sia frutto di concertazione con la cittadinanza e simbolo visibile e tangibile di riscatto. Che da quel danno figlio del malaffare, nasca qualcosa che sia frutto di condivisione, partecipazione attiva e trasparenza. A futura memoria.”