Qualche mese fa, una cittadina italiana si è recata presso il Commissariato di Cisterna per segnalare alcuni fatti ritenuti alquanto anomali.
La donna aveva ricevuto qualche giorno prima una telefonata da un numero fisso, a lei sconosciuto, da una donna con accento straniero che le diceva che avrebbe dovuto fornire i suoi estremi di un documento per una verifica sul contratto per l’erogazione di energia elettrica e gas. Nonostante una certa riluttanza, acconsentiva a fornire i sui dati sensibili all’operatore telefonico. Successivamente, contattati i gestori Enel ed Eni, ha avuto conferma che nessuna società terza era incaricata di fare queste pseudo verifiche contrattuali con i clienti.
Il giorno seguente la signora ha rinvenuto nella cassetta della posta un foglio di carta prestampato con la quale si invitava l’utente a inviare, mediante whatsapp, al numero di cellulare indicato, gli estremi del contratto di fornitura del gas. Davanti a questa nuova e sospetta richiesta la signora si è presentata nell’ufficio di Polizia per chiedere ausilio. Gli operatori di Polizia, a seguito di accertamenti investigativi e grazie alla collaborazione della Questura di Napoli, hanno identificato un cittadino napoletano di A.G. di 49 anni titolare del numero di cellulare indicato, che di fatto confermava di essere stato a Cisterna di Latina qualche mese prima, ma non forniva dettagli e le motivazioni. L’uomo pertanto è stato deferito all’Autorità Giudiziaria.
Secondo gli operatori di Polizia la tecnica truffaldina posta in essere dall’indagato è quella di procacciare contratti per la fornitura di gas ed elettricità per gestori di rete diversi da quelli che il cittadino ha già in essere, mediante l’acquisizione fraudolenta dei dati identificativi dell’utente e del numero del contratto di fornitura.
Sono tuttavia in corso ulteriori approfondimenti investigativi per verificare la presenza di analoghi episodi su territorio cittadino.