Questa mattina Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Carabinieri hanno avviato le operazioni di sgombero e di messa in sicurezza di una villa di tre piani con giardino, sita in via Val Diceea a Cisterna di Latina, di proprietà di Gennaro Amato, attualmente in carcere. L’immobile è stato destinato al Comune di Cisterna per le esigenze dei servizi sociali. L’attività si è resa necessaria in quanto benché fosse stato notificato, il 10 giugno 2014, agli Amato l’ordinanza di confisca dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione dei Beni Confiscati alla Criminalità Organizzata della villa, con l’obbligo di liberarla entro 30 giorni, gli stessi continuavano comunque a viverci. Le attività di rientro in possesso dell’immobile sono state pianificate in Prefettura dal Nucleo di Supporto per i Beni Confiscati che si è ripetutamente riunita fino al 27 gennaio, mentre le operazioni di sgombero sono state programmate in sede di tavolo tecnico interforze tenutosi presso la Questura. Collaborativa l’ex moglie di Amato che ha consegnato e chiavi della casa e delle sue pertinenze, presenziando a tutte le operazioni.
Il curriculum criminale
Personaggio da sempre coinvolto nei “fatti criminali” di droga più salienti della provincia, Gennaro Amato nel novembre 1993 fu arrestato dalla Squadra Narcotici della Criminalpol Lazio nell’ambito dell’operazione denominata “Tridente”, iniziata, qualche mese prima, con il sequestro di 25 chili di cocaina purissima importata dal Sud America. Secondo gli investigatori Amato ed i suoi compagni oltre che a custodire la cocaina, si occupavano anche dello smercio dello stupefacente in alcune regioni diverse dal Lazio, occupandosi in particolare del rifornimento nei “punti vendita” di Napoli e di Lecce. Nel novembre 1998 fu gambizzato davanti alla sua villetta, alla periferia di Cisterna, da due persone a bordo di un’Alfa Romeo. Gli inquirenti, memori della grossa operazione antidroga che lo aveva visto protagonista evidenziarono che si trattava di un avvertimento proveniente dalla malavita operante nell’ambito del traffico illecito di stupefacenti. Le successive indagini portarono all’identificazione del responsabile del gesto in Carmine Ciarelli, noto elemento di spicco della malavita pontina operante nel traffico di droga e nel prestito di denaro a tassi usurari. Nel Settembre 2001, durante il regime di sorveglianza speciale, è stato nuovamente attinto da colpi di arma da fuoco; tale agguato fu poi ricollegato ad un regolamento di conti. Innumerevoli sono le condanne riportate fin dagli anni ‘90. Nonostante varie volte abbia beneficiato della misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale, adottato per tentare un ravvedimento mai avvenuto, non a caso è rimasto uno dei protagonisti di gravi fatti di spaccio internazionale di sostanze stupefacenti in forma associata. Nel 2008 è stato nuovamente arrestato per traffico illecito di sostanze stupefacenti e per questo condannato in primo grado alla pena di anni 8 di reclusione; inoltre nel 2010 è risultato coinvolto, per i reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e violazione alla normativa sulle armi, nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “Sfinge” effettuata dalla Squadra Mobile di Latina in collaborazione con il Commissariato di Cisterna e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.
Il patrimonio illecito di Amato
Il patrimonio accumulato da Amato è ritenuto provento delle diverse attività illecite svolte nel corso degli anni nonostante gli arresti e le misure di sorveglianza speciale: il delitto – commentano gli inquirenti – rappresentato l’unica sua fonte di sostentamento. Nel 2011 la Divisione Anticrimine della Questura di Latina ha operato a carico di Amato sequestri di beni mobili e immobili per un totale di un milione di euro circa. Tra questi la villa oggi oggetto di sgombero, una villa acquistata nel 2003, un appartamento, acquistato nel 2008 con annessa corte esclusiva di pertinenza, un terreno acquistato nel 2009, immobili siti a Cisterna, un autoveicolo Toyota IQ, immatricolato nel 2009 ed intestato a Gennaro Amato, una Bmw X5 3.0D, immatricolato nel 2005 ed intestato alla ex moglie; un’altra Bmw AG immatricolato nel 2007 ed intestato alla convivente;. tutti i rapporti con saldo attivo intrattenuti dal proposto, dall’ex coniuge e dalla attuale convivente presso tutti gli Istituti di Credito sul territorio nazionale.