Postino non consegna la posta e la nasconde in casa, a Cisterna. A scoprire il dipendente infedele sono stati gli agenti di polizia che sono intervenuti nella sua abitazione.
L’uomo era nervoso e ha detto agli agenti anche di non disturbare, ma i poliziotti sono riusciti comunque a farsi aprire. Hanno quindi trovato in alcuni barattoli di zucchero e sale numerosi documenti postali.
Il proprietario dell’appartamento ha ammesso di essere un dipendente di Poste Italiane, senza però fornire validi motivi volti a chiarire il possesso della corrispondenza, che i suoi stessi superiori hanno spiegato fosse illegittimamente tenuta dall’uomo. Decine e decine di raccomandate, alcune anche aperte, ed avvisi di giacenza sono stati sequestrati.
La competente autorità giudiziaria, convalidando il sequestro effettuato d’iniziativa, ha formalizzato a carico del dipendente le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e sottrazione e violazione di corrispondenza.
Sono in corso indagini, in collaborazione con Poste Italiane, tese a verificare se oltre all’illegittima sottrazione il comportamento del dipendente infedele fosse eventualmente finalizzato anche a favorire alcuni destinatari, sottraendoli dalla notifica di atti giudiziari o, in caso contrario, a danneggiarli appropriandosi di documenti e dati sensibili di estrema utilità da poter utilizzare nei circuiti criminali telematici e non.