Dopo aver vinto il terzo premio per la sezione saggistica storica nella XVII edizione del Premio Biennale Letterario dei Monti Lepini, il libro “L’eccidio di Roccagorga” di Eleonora Piccaro, pubblicato da Atlantide editore, sarà presentato a Cisterna venerdì 21 ottobre alle ore 18:00 nella biblioteca comunale di Palazzo Caetani. Insieme all’autrice interverranno Dario Petti, editore e saggista, Mauro Nasi, giornalista, e Pier Luigi Di Cori, delegato alla cultura del Comune di Cisterna che ha patrocinato l’iniziativa.
Il libro narra i tragici fatti del 6 gennaio 1913 a Roccagorga, quando, durante una manifestazione di contadini contro la cattiva amministrazione comunale, ritenuta colpevole delle pessime condizioni igienico-sanitarie del paese e di trascurare gli interessi comunitari, l’esercito aprì il fuoco causando la morte di sette persone, tra cui due donne e un bambino, e il ferimento di altre quaranta. Un evento che destò grande impressione sui Monti Lepini con conseguenze politiche di lungo periodo, ma anche una pagina di storia significativa per il movimento contadino e operaio italiano, che fece luce sulle dure condizioni di vita dei braccianti del Lazio meridionale. Il nome di Roccagorga, fin allora sconosciuto ai più, finì sulle prime pagine di tutti i quotidiani nazionali e sulle cronache di quelli europei. Il giovane direttore dell’ “Avanti!” Benito Mussolini per settimane dedicò alla tragedia rocchigiana inchieste, articoli e titoli memorabili, uno di questi, “Assassinio di Stato”, gli costò un processo a Milano. Secondo Antonio Gramsci la cosiddetta “Settimana rossa” che a partire da Ancona agitò l’Italia nel giugno del 1914, ebbe la sua reale origine proprio nell’ “eccidio di Roccagorga, tipicamente “meridionale”, e che si trattava di opporsi alla politica tradizionale di Giolitti, ma anche di tutti gli altri partiti, di passare immediatamente per le armi i contadini meridionali che elevassero anche una protesta pacifica contro il malgoverno e le cattive Amministrazioni di tutti i governi”.
Eleonora Piccaro, ha ricostruito gli eventi e i profili dei protagonisti attraverso i documenti degli archivi giudiziari, della polizia e della stampa dell’epoca. Nata a Firenze nel 1979, l’autrice ha vissuto a Roccagorga fino a qualche anno fa, quando si è trasferita a Latina. Da sempre impegnata nel sociale e nell’associazionismo, lavora al CESV (centro servizi per il volontariato), laureata in sociologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ha discusso la tesi di laurea proprio sull’eccidio di Roccagorga.