Sequestrato a San Felice Circeo un cantiere edile allestito per la realizzazione di una bifamiliare nei pressi del lungomare, all’altezza di piazzale Rio Torto. Contestata ai proprietari, di Roma, la difformità dei lavori eseguiti rispetto al permesso a costruire. Ad apporre i sigilli alle fondamenta della struttura progettata su due livelli (circa 80 metri quadrati per ciascuna unità abitativa) sono stati i carabinieri della locale stazione guidata dal luogotenente Antonio Mancini, in collaborazione con la Polizia Locale e l’ufficio tecnico comunale. Nel corso del sopralluogo, che ha poi portato al sequestro dell’immobile in corso di realizzazione, è intervenuto anche il personale della Asl per la verifica delle misure di prevenzione, trovando al lavoro operai non assunti. Motivo per cui oltre alle violazioni in materia urbanistica saranno contestate ai responsabili della ditta esecutrice dei lavori anche le irregolarità in materia di lavoro.
La storia
Il permesso a costruire le villette bifamiliari su due livelli era stato rilasciato da un commissario ad acta nominato dal Tar a seguito del diniego espresso dal Comune di San Felice Circeo, ed in particolare dall’ufficio tecnico, che aveva eccepito l’impossibilità a realizzare l’edificio in quanto ricadente nell’area vincolata dei trecento metri dal mare dove l’indice di edificazione è praticamente pari a zero. Ottenuto quindi il permesso a costruire i lavori eseguiti sarebbero stati effettuati in difformità all’autorizzazione consistente in un ampliamento delle cubature. Da qui il sequestro.