A distanza di più di cinque anni la Asl di Latina ha risarcito con una somma, conforme alle tabelle medico-legali, un ragazzo di San Felice Circeo per la perdita del testicolo destro che gli ha comportato un indebolimento permanente dell’organo e con alta probabilità la perdita della capacità di procreazione. Sotto processo resta intanto un medico del pronto soccorso dell’ospedale di Terracina, indagato per lesioni personali colpose con l’aggravante dell’indebolimento permanente di un organo.
Aveva vent’anni quando il 5 dicembre del 2013, a seguito di un dolore fortissimo avvertito all’altezza del rene destro che si irradiava nella parte anteriore del corpo, scrotale testicolare, il ragazzo si rivolse al pronto soccorso dell’ospedale Fiorini. Visitato dal medico di turno S.L. fu dimesso con una prognosi relativa ad una colica renale. Tornato a casa e finito l’effetto lenitivo di alcuni farmaci assunti su prescrizione, il giovane iniziò ad avvertire nuovamente dolore, con un crescendo che di li a pochi giorni lo costrinse di nuovo a ricorrere al pronto soccorso con febbre altissima. Tornato al Fiorini fu sottoposto ad una visita più approfondita da parte di S.L. che accertò la necrosi del testicolo destro dovuta al prolungamento di una torsione dello stesso. Il 20enne fu sottoposto ad intervento chirurgico di orchiectomia, asportazione del testicolo.
A seguito dei gravi riflessi fisici e psicologici il ragazzo, assistito dall’avvocato Gianluca Rossi, chiese alla Asl e al medico del pronto soccorso il risarcimento danni in sede stragiudiziale senza alcun esito. Segui un esposto alla Procura della Repubblica. Il medico legale Saverio Potenza, nominato dal sostituto procuratore titolare dell’inchiesta che ne scaturì, delineò un quadro gravoso per le responsabilità del medico che visitò il ragazzo al pronto soccorso. Il professionista fu rinviato a giudizio per lesioni personali colpose con l’aggravante dell’indebolimento dell’organo perché quale medico in servizio il 5 dicembre 2013 presso il pronto soccorso del Fiorini, secondo l’accusa, sbagliò la prognosi per imprudenza, negligenza e imperizia.
Il processo a carico di S.L. è iniziato a gennaio scorso davanti al giudice Francesco Valentini. L’avvocato Rossi, in rappresentanza di parte civile della parte offesa, ha richiesto che fosse chiamata in causa anche la Asl per responsabilità civile. La prossima udienza è già fissata ad ottobre 2019, ma nel frattempo la Asl pontina – che ha riconosciuto la responsabilità del medico dipendente – ha risarcito il ragazzo che ha perso il testicolo, uscendo così dal processo che invece resta a carico, penalmente, di S.L..