Tutti pazzi per la Testa di Circe: la scultura marmorea torna al Museo Nazionale Romano per poi essere esposta successivamente a Forlì nella mostra internazionale “Ulisse l’arte e il Mito”.
Nei giorni scorsi, fanno sapere dal Comune di San Felice Circeo, è stato concluso il complesso procedimento che ha portato l’opera ad essere traslocata per una destinazione di qualità ed all’interno di una mostra internazionale che andrà avanti fino a tutto il mese di giugno 2020 e che verrà inaugurata il prossimo 15 febbraio. L’opera era stata esposta per ben tre anni all’interno della Porta del Parco, i locali sede della Associazione Pro Loco e a cui tanti visitatori del Circeo avevano espresso interesse e gradimento.
La testa, realizzata in marmo greco, di età presumibilmente imperiale, raffigurerebbe Circe.
“Un’ipotesi avallata dalla vicinanza al tempio che sarebbe stato dedicato alla figlia del Sole, anche se – come ricostruito nella ricerca di Valentina Di Prospero, fanno sapere dall’ente di piazza Lanzuisi – non è detto che le imponenti ville romane non potessero ospitare statue di pregio come questa. La presenza di alcuni fori sulla testa fanno presumere che la figura potesse essere ornata con un diadema, simbolo che caratterizzava nell’iconografia antica la figlia del Sole. Inoltre, una epigrafe antica ad oggi ancora conservata ricorda che nel 213 d.C., sotto Caracalla, ci fu un restauro dell’altare di Circe. La donna che ammalia Ulisse, come ricorda l’Odissea, dopo tanti secoli continua a incantare e la sua effigie è stata esposta a San Felice Circeo, il luogo in cui già secondo Esiodo (VII secolo a.C.) aveva la propria dimora”.
“Il Circeo con la Testa di Circe e con la mostra di Forli – ha spiegato il sindaco Giuseppe Schiboni – sarà proiettato nell’arte internazionale attraverso una mostra dedicata ad Ulisse e dove troverà posto la nostra storia e la nostra leggenda. Di questo andiamo orgogliosi perché in questo modo possiamo dare il giusto risalto ad un territorio decantato da Omero e che potrà attrarre altri potenziali turisti che, incuriositi dalla presenza di Circe, potranno visitare i nostri magici luoghi”.
Anche Angelo Guattari delegato ai beni culturali del sindaco ha espresso apprezzamento per l’interesse e per la richiesta avanzata dal Museo Nazionale Romano.
“Siamo consapevoli di non essere i titolari dell’opera – ha spiegato Guattari – La richiesta di farla rientrare a Roma per esporla a Forlì ci deve rendere orgogliosi e soprattutto deve farci comprendere che l’interesse per il nostro pregiato territorio è altissimo. Già il convegno di maggio scorso sull’ottantesimo anniversario della scoperta della grotta del cranio di Neanderthal ha acceso un faro importante sul mondo scientifico ed accademico e questa richiesta di esporre la Testa di Circe a Forlì è una ulteriore conferma del positivo lavoro che si sta portando avanti nel campo archeologico e culturale del Circeo”.
La Testa di Circe fu ritrovata nel 1928 da un pastorello ai piedi di Monte Circeo, nella zona di Quarto Freddo. E’ ritornata al Circeo, per la prima volta, nel 2016 dopo essere stata esposta per 88 anni nel Museo delle Terme di Roma.