L’associazione Codici rivendica il ruolo svolto nella questione del cimitero di Latina e inizia il 2020 con una polemica che, dice, “poteva essere evitata”. Lbc ieri aveva sottolineato come sia sempre stata attenta e vigile sulla questione fino ad arrivare a bloccare Ipogeo su qualsiasi richiesta nei confronti dei cittadini.
“Codici deve rimarcare – ha detto invece Antonio Bottoni – che solo la pressante azione di denuncia delle iniziative del Gestore del Cimitero Urbano, portata avanti da molto tempo congiuntamente ad Asso.Cons, Udi.Con. e Partito Comunista, in maniera del tutto trasversale e veramente attenta solo alla tutela dei diritti dei cittadini, ha costretto il Comune a fare un primo, seppur timido, passo avanti verso una possibile revisione del contratto di servizio.
Infatti, dobbiamo evidenziare, che il Comune, per quel che se ne sa, ha, solo ‘chiesto di interrompere’, che è ben altra cosa dal disporre la cessazione delle iniziative al Gestore”.
“Codici, comunque – ha aggiunto Bottoni – ritiene positiva l’iniziativa del Comune, sebbene fosse lecito aspettarsene una di carattere più incisivo e, possibilmente, definitivo, considerato che ad un’associazione di consumatori è bastato leggere le intenzioni del Gestore per attivarsi a difendere i diritti acquisiti dei concessionari delle sepolture.
Codici, comunque, considerato lo stato delle cose, ribadisce che è fortemente intenzionata a portare avanti la sua battaglia a difesa dei diritti dei concessionari delle sepolture e che continuerà a portare avanti tutte le iniziative già poste in essere ed attivandone di ulteriori, già concordate con i numerosi cittadini che hanno dato fiducia alle azioni loro proposte”.