I cittadini di Latina, alle prese con la tassa sul morto e le sepolture da “regolarizzare”, avrebbero potuto beneficiare di una risposta da parte dell’amministrazione comunale per orientarsi sul da farsi di fronte alle pressanti richieste della società Ipogeo. Aspettativa delusa.
Oggi, in sede di question time, il neo assessore Emilio Ranieri è andato liscio nella sua risposta all’interrogazione di Matteo Coluzzi, precisa nel porre domande di fronte al disagio venutosi a creare attorno al camposanto, pungente nell’evidenziare la discrepanza tra i propositi di Lbc durante e subito dopo la campagna elettorale con l’assenza di atti amministrativi dello stesso indirizzo segnalando il “non pervenuto” dell’assessore al bilancio Giulio Capirci (nessuna indicazione nel report annuale sul tema) e il “dietrofront” dell’assessore ai Lavori pubblici Gianfranco Buttarelli (nella sua relazione ad un anno dal suo insediamento ha parlato di ricostruzione del quadro fattuale e giuridico-normativa del rapporto in corso tra Comune e concessionario… al fine di potere sottoporre all’Amministrazione un percorso di risoluzione della problematica, pregressa e perdurante, e quindi avviare una formale interlocuzione con il concessionario anche eventualmente previa rinegoziazione delle condizioni negoziali ove possibile e conveniente per l’ente.). La debacle è stata consegnata nelle mani dell’ultimo arrivato in giunta, l’assessore Ranieri. Un compito troppo difficile per una “matricola” a fronte di una storia che affonda le sue radici dal 2007 e per la quale Lbc si era già presa 16 mesi di tempo senza venire al dunque.
Il consigliere Coluzzi nella sua interrogazione, segnalando che Lbc aveva dichiarato di voler escludere la tassa sul morto, ripristinata dal commissario Giacomo Barbato dopo che era stata sospesa, ha chiesto se era legittima e se i cittadini avrebbero dovuta pagarla anche per contratti o sepolture di fatto antecendenti alla convenzione stipulata tra la Ipogeo e il Comune nella quale era previsto il contributo per il mantenimento dei loculi. L’assessore ha risposto che il problema legato al contributo per il mantenimento dei loculi sarebbe superabile con la previsione di una giusta tariffa da prevedere per le concessioni che i cittadini andranno a sottoscrivere per la sepoltura dei loro estinti. Una non risposta, per Coluzzi, al problema attuale: “Parliamo del futuro, non viene chiarito se i cittadini titolari di concessioni precedenti al 2008 devono o non devono pagare la tassa sul morto”.
Nessun accenno, da parte dell’assessore, alla questione della richiesta di regolarizzazione delle sepolture avanzata dal gestore del cimitero che grava sui titolari di concessioni di durata diversa, non ancora scaduta, da quella trentennale stabilita nel regolamento dei servizi della Ipogeo. Ranieri, nel suo intervento, ha parlato di complessità del caso cimitero, da affrontare nei suoi diversi aspetti che coinvolgono più servizi del Comune: il servizio Demografico, il servizio Lavori pubblici, il servizio Avvocatura. Per il neo assessore ai servizi cimiteriali la volontà di sciogliere tutti i nodi legati alla tassa sul morto, alla regolarizzazione delle sepolture, all’ampliamento del cimitero e al contenzioso con Ipogeo c’è e passa per un un tipo di intervento interdisciplinare “che deve essere iniziato per bene”. L’assessore si è detto convinto della necessità di dare risposte e per questo si è messo a disposizione anche ad ascoltare il contributo di tutti, anche delle diverse associazioni che si sono e si stanno interessando alla materia.
“E’ in ammissibile che ad oggi questa maggioranza non riesca a dare risposte concrete su un tema che invece ha cavalcato in maniera esplicita durante la campagna elettorale evidentemente senza sapere nel dettaglio di cosa parlava – ha detto a margine Coluzzi, dichiarandosi insoddisfatto delle risposte di Ranieri -. Ritengo quindi che gli esponenti di Lbc abbiano tradito la fiducia di coloro che li hanno votati. Promettevano soluzioni, ma ad oggi rappresentano l’immobilismo più totale e un’inadeguatezza politica riscontrabile in ogni parte della città e in ogni settore. Per quanto riguarda il cimitero – ha concluso il consigliere – la cittadinanza resta in attesa di sapere dall’ente, e non dal concessionario, quale strada intraprendere a fronte delle pressanti richieste di soldi”.
Nei giorni scorsi l’associazione nazionale Codici si è interessata al caso del caro estinto di Latina promuovendo una serie di iniziative che vanno da ricorsi al giudice di pace ad esposti all’Antitrust e alla Procura contro le richieste del concessionario ritenute illegittime e vessatorie.