La Regione Lazio è targata Pd, ma sulla questione della chiusura dei Punti di primo intervento i comitati danno la colpa anche a Forza Italia. Il presidente della commissione regionale alla Sanità Giuseppe Simeone, consigliere di opposizione azzurro, non ci sta e si difende.
“Ricordo a tutti che chi gestisce e governa da circa sei anni e mezzo la sanità nella nostra regione, sono Nicola Zingaretti e Alessio D’Amato. Sono loro a dare le carte, noi di Forza Italia purtroppo non stiamo al governo. A noi spetta il ruolo di oppositori e controllori. Un compito che svolgiamo quotidianamente a fianco dei cittadini e nell’esclusivo interesse degli utenti del servizio sanitario. Ebbene quindi rinfrescare la memoria a quanti hanno dimenticato alcuni passaggi politici avvenuti lo scorso anno. Io sono diventato presidente di commissione in quanto voluto dai consiglieri dell’opposizione”.
Simeone si rivolge in particolare agli “amici Comitato civico di Cori”. “Loro sanno benissimo – afferma – che al governo della Regione Lazio c’è il Pd di Zingaretti. E dal momento che il Comitato si oppone alla chiusura del Ppi, mi chiedo, per quale motivo i suoi componenti hanno contribuito a dare un forte consenso al governatore del Lazio alle scorse elezioni?
Ricordo che il 4 marzo 2018 relativamente al dato delle regionali nel Comune di Cori l’attuale presidente ha ottenuto circa il 43% dei voti. Mi verrebbe quasi da dire, ‘chi è causa del suo male pianga se’ stesso'”.
Ma oltre a Cori, proprio oggi anche il promotore del comitato di Sabaudia Franco Brugnola sulla vicenda ha attaccato indistintamente tutti i consiglieri regionali pontini, di maggioranza e opposizione. Mentre il presidente dell’Ordine dei Medici di Latina ha detto più genericamente che il problema è di natura politica.
“Ad ogni modo – fa sapere il presidente Simeone – è mia intenzione convocare la commissione Sanità alla ripresa dei lavori, per affrontare il tema dei Ppi e fare chiarezza sul loro futuro. E’ nostra intenzione verificare quanto è stato fatto durante quest’anno relativamente agli otto punti che impegnavano l’amministrazione regionale”.
“Mi auguro – ha concluso l’esponente di Forza Italia – che il presidente Zingaretti non sia troppo distratto da altre vicende, in primis la crisi di governo. O comunque da questioni che lo stanno ulteriormente distogliendo dai gravi problemi della sanità laziale”.