Si è tenuto questa mattina in Regione il vertice per fare il punto sulle azioni di disinfestazione messe in campo dal Comune di Latina in cui la scorsa settimana si sono registrati casi di Chikungunya. Al tavolo ha partecipato la Asl ed in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Latina il dirigente del servizio Ambiente e Protezione civile, Sergio Cappucci. L’Azienda sanitaria locale ha confermato i tre casi di febbre virale accertati nel capoluogo pontino, concentrati tutti nella frazione di Latina Scalo.
Il Comune, attraverso il dirigente, ha dato conto sia del trattamento di disinfestazione ordinario svolto durante l’estate, esattamente a fine luglio nei pressi di Latina Scalo, sia del trattamento straordinario avviato nelle zone di residenza e presso i luoghi di lavoro dei pazienti affetti in questi giorni. Le linee guida indicate dal Ministero della Salute prevedono che le operazioni di disinfestazione coprano le aree limitrofe per un raggio di 200 metri, nello specifico l’Amministrazione, in via del tutto precauzionale, considerata anche l’evoluzione degli interventi richiesti dalla Asl in data 14-15 settembre, ha provveduto ad estendere il raggio d’azione ampio 500 metri.
Una misura molto apprezzata dalla stessa Regione, anche per la celerità di azione dell’amministrazione Comunale di Latina.
Il trattamento, larvicida e adulticida, è infatti iniziato nel pomeriggio di sabato scorso e proseguirà nei prossimi giorni fino a mercoledì 20 settembre incluso. La ditta incaricata dell’intervento, con cui il Servizio Ambiente è in contatto costante, ha riscontrato ampia disponibilità nella cittadinanza che ha agevolato l’ingresso del personale preposto anche nelle aree private da disinfestare.
Dalla scorsa settimana non sono giunte da parte delle autorità competenti altre segnalazioni, ma il sindaco sta valutando la possibilità, sempre in via del tutto precauzionale, di pubblicare un’ordinanza per contrastare ancor più efficacemente il problema.