Dopo l’ok della Provincia di Latina sulla questione relativa l’impianto della Recall srl, che lavorerà 35mila tonnellate di rifiuti all’anno per trasformarle in biogas/biometano, molte sono le prese di posizione che si oppongono a tale costruzione.
Tra queste, immediata la risposta dei medici dell’Isde (Associazione Italiana Medici per l’Ambiente) di Latina che si contrappongono con fermezza tramite una lettera aperta a firma del presidente Pasquale Milo, indirizzata al presidente della provincia Carlo Medici, al Sindaco di Latina Damiano Coletta e alla direzione politiche ambientali e ciclo dei rifiuti della Regione Lazio.
A commentare la vicenda è il consigliere comunale di Latina Giorgio Ialongo (FdI) che dichiara in una nota:
“Trovo sacrosanto l’appello dell’associazione italiana medici per l’ambiente lanciato alle istituzioni locali per mettere in guardia sul pericolo per la salute determinato dalla nuova centrale biometano a Latina Scalo. Da sempre, in tutte le sedi deputate, ho espresso la mia contrarietà all’intervento, ed anche oggi i medici ci dicono che la scelta di lavorare 35mila tonnellate di rifiuti all’anno e per trasformarle in biogas/biometano con la tecnologia prescelta, rappresenta oggi notevoli rischi ambientali e sanitari. Ancora una volta – sottolinea – la zona di Latina scalo si troverà ad ospitare una pesante servitù a pochi passi dall’abitato già gravato da insediamenti industriali e senza dimenticare la vicinanza di aree agricole e ambientali di pregio. La mia azione non si fermerà per dire ancora no all’impianto”.