Centenario “Latina 2032”: ridiamo forma ai Desideri!

Economia & imprese

Rubrica settimanale 

A cura di Ivan Simeone

i.simeone@virgilio.it

Ivan Simeone


Si è ormai avviato il dibattito sul Centenario di Latina 2032, data che sembra lontana ma è di fatto “dietro l’angolo” e bisogna ottimizzare al meglio la Legge voluta da tutt
e le sensibilità politiche grazie all’impegno ed alla volontà del Senatore Nicola Calandrini, cui dobbiamo dare il merito di aver portato a termine una iniziativa unica e strategica per il nostro territorio; una legge che ci offre una opportunità per creare valore aggiunto al nostro quotidiano, per ri-generare iltessuto sociale, culturale ma anche economico.

Un saggio di Italo Calvino, Le Città Invisibili, in un passo evidenzia come sia importante ridare forza alla Città riscoprendo e ridando forma ai “Desideri”.

Noi, come Comunità, come Forze Sociali ed economiche, come cittadini e “Corpi Intermedi” dobbiamo cercare di creare rete e fare sinergia per ridare forza e forma ai nostri “Desideri”.

“Latina 32” è un punto di arrivo, un obiettivo che –allo stesso momento- è punto di partenza per una Città che sia al passo con i tempi. Città Nuova ieri ma Città Nuova anche domani. Quando parliamo di attività ed iniziative, certamente parliamo di eventi culturali ma “Cultura” è anche “impresa”. Molti gli interventi che in queste settimane stanno arricchendo il dibattito.

Confesercenti, come realtà che porta avanti le istanze delle piccole imprese ed attività commerciali, guarda ad interventi strutturali che possano anche valorizzare il tessuto economico delle attività di vicinato e rivalutare il centro cittadino, dandogli una vocazione di “Salotto del Fashion”.

Sentiamo il bisogno di iniziative di qualità e che puntino “in alto”.Bisogna avere il coraggio di “Volare Alto”.

Bisogna avere una nuova “Visione” di Città, mirando sempre più alla qualità.

Bene la “vocazione universitaria”, certamente da incentivare, ma vi deve essere anche una politica del “Turismo” legato a quanto di bello abbiamo sul nostro territorio, partendo dal mondo dell’enogastronomiae ponendo a sistema le nostre potenzialità ancora inespresse. Un Turismo che deve essere supportato da una attenta politica managerialema anche da una “Cabina di regia” dei tanti soggetti provinciali del settore, tra Pro Loco e Tour Operator, Associazioni di Categoria e Reti di imprese e Comuni, leggasi DMO Destination Management Organization.

Sentiamo la necessità di avere appuntamenti nazionali ed internazionali in ambito culturale. Molte città hanno festival nazionali di ampio respiro; mi viene in mente il festival della letteratura di Mantova. Noi dovremmo realizzare una Biennale dell’Arte e del Bello. Dobbiamo valorizzare il nostro sistema museale naturale proprio del 900 che va dal centro cittadino con la sua architettura al Palazzo M, passando dalla Casa del Combattente al Museo Cambellotti, senza contare Casa del Fascio oggi Museo della Terra Pontina.

Una realtà che riesce ad intersecare architettura, storia e forza dell’accoglienza e dell’integrazione con l’ex Campo Profughi oggi sede universitaria.

Abbiamo una bella “Terra” che dobbiamo curare ed amare, andando ben oltre alle sterili posizioni ideologiche e puntando su quello che è il Valore della Comunità nella sua interezza. Questa è la vera sfida che il “Centenario di Latina pone ad ognuno di noi. Una Città Nuova che ben viene rappresentata dallo schizzo dell’amico Galileo Costanzo.