Sul caso dei 18 migranti in quarantena fuggiti dalla struttura di Cori la notte scorsa, dei quali 13 ritrovati dalla polizia, interviene il sindaco Mauro De Lillis, che ribadisce: “Il tema dell’immigrazione non va sempre affrontato sull’onda dell’emergenza. Il territorio provinciale tutto deve attrezzarsi in modo strutturato e organizzato ed evitare nel futuro di coinvolgere sempre le stesse le comunità che si sono sempre dimostrate vocate al valore dell’accoglienza“.
“Ci siamo trovati – aggiunge il sindaco – nella condizione di dover superare perplessità che pure avevamo. Occorreva prendere delle decisioni in una situazione di emergenza e necessità. Noi ci siamo messi a disposizione – abbiamo fornito anche le brande su cui questi ragazzi hanno dormito – li abbiamo accolti nonostante, come dicevo, le nostre perplessità (e il malcontento di una parte della popolazione) anche perché avevamo rassicurazioni sui controlli e sul fatto che si sarebbero garantite la sicurezza e la tranquillità di tutti. Dopodiché non è l’amministrazione comunale che può assumersi la responsabilità della vigilanza e dei controlli, non possedendone evidentemente gli strumenti. Ora, è vero che le forze dell’ordine sono riuscite celermente a riprendere 13 dei 18 ragazzi però, nella prosecuzione del dialogo tra le forze dello Stato e il Comune, si chiedono, con rispetto ma con forza, controlli e vigilanza efficaci che rispettino la comunità di Cori e le sue esigenze di sicurezza, anche in virtù del fatto che questo luogo è stato scelto dalle forze dell’ordine proprio perché ritenuto più idoneo per un controllo efficiente. Noi ci siamo assunti le nostre responsabilità – anche perché rispondiamo a istituzioni superiori, come ministero dell’Interno e Prefettura – ma non possiamo da soli far fronte o rispondere di una situazione di questo tipo, è indispensabile che tutte le forze dello Stato, ciascuno per il proprio ruolo, si assuma le sue.
Coglie la palla al balzo e parte all’attacco del governo regionale, il capogruppo della Lega in Regione Lazio, Angelo Tripodi: “Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, continua a mettere la testa sotto terra sulla folle accoglienza degli immigrati nel Lazio. Oggi dei 55 giunti nei giorni scorsi a Latina da Lampedusa, 18 sono fuggiti dalla struttura di Cori. Così si intende contrastare l’aumento dei contagi Covid-19 ed evitare tensioni sociali? Il Pd ci ha accusato di essere degli sciacalli, invece l’assessore regionale Alessio D’Amato ha lanciato l’allarme. Zingaretti che dice?”. Il deputato leghista Claudio Durigon attacca invece il governo centrale: “Nel Lazio c’è il completo caos con migranti positivi al Covid-19 trasferiti da altre regioni che sono subito scappati dalle strutture di accoglienza. Siamo dunque di fronte a una situazione gravissima ed estremamente pericolosa. Tutto per colpa del Governo, che tiene le frontiere aperte facendo entrare chiunque senza controllo, e di Zingaretti che ha fatto arrivare nel Lazio migranti positivi senza prendere alcuna precauzione a tutela della salute dei cittadini. Agli italiani sono stati richiesti sacrifici durissimi mentre chi viene da fuori fa quello che vuole”.
Sulla vicenda della fuga di migranti dal Centro di Accoglienza della Madonna del Soccorso, e sullo strascico di polemiche che l’opposizione monta per fini di demagogia politica, il PD di Cori e Giulianello interviene a difesa del sindaco. “Respingiamo con forza i tentativi di cavalcare un problema serio e delicato come quello dell’accoglienza dei migranti soltanto per bassa macelleria politica, nella convinzione che così si metta in difficoltà l’amministrazione in carica e il primo cittadino – scrive il partito – In questa storia il sindaco ha già spiegato con chiarezza le proprie perplessità e i tentativi fatti affinché si operassero dall’alto scelte diverse”. “Le forze dell’ordine, che noi rispettiamo in concreto e non a chiacchiere – conclude il PD – avevano garantito massima vigilanza e controlli efficaci, e purtroppo qualche falla si è evidenziata: i controlli e la vigilanza non può garantirli la città e il sindaco, e Mauro De Lillis ha fatto bene a richiamare gli organi istituzionali superiori al rispetto degli impegni a tutela di tutti e della nostra comunità, che sempre interpreta col massimo impegno”.