Negli ultimi giorni sono stati registrati casi di coronavirus anche tra i vigili del fuoco. Il sindacato Fns-Cisl aveva lanciato ieri l’allarme spiegando che “il propagarsi del virus sta letteralmente decimando la presenza di personale, in particolare in quella dei distaccamenti, tra personale contagiato, isolamento fiduciario, dispensa dal servizio e quarantena, siamo quasi in procinto di non poter più garantire il soccorso tecnico urgente. Nella stessa sede centrale addirittura si scende al di sotto del minimo consentito dai parametri vigenti”. Per questo chiedeva il rispetto dei protocolli.
La situazione, però, secondo il comando di Latina non sarebbe questa: “Le notizie ingenerano allarmismo e disorientamento – hanno chiarito – in merito alla gestione delle contro misure intraprese al fine di limitare i contagi da COVID-19, all’interno della struttura del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Latina.
“La situazione epidemiologica che sta interessando la nostra provincia – hanno continuato – ha avuto dei riflessi anche tra gli operatori del soccorso, tra cui annoverare il personale VV.F. In tale contesto, al fine di fugare ogni dubbio, si precisa che sia all’interno delle nostre strutture, che in occasione di interventi di soccorso tecnico urgente, rivolti alla cittadinanza, vengono adottate tutte le misure di prevenzione, in aderenza a quanto stabilito dagli organismi competenti, sia a carattere nazionale (Ministero della Salute, PCM), che regionali e locali.
A dimostrazione di quanto affermato, si evidenzia che al momento i contagi registrati tra il nostro personale non sono attribuibili ad una trasmissione del virus negli ambiti lavorativi, ma essenzialmente riconducibili alla sfera privata”.