Il sindaco Terra assicura: “Nessuna criticità emersa dai controlli sulla qualità dell’acqua”
Da ex boss della Mafia del Brenta a imprenditore delle casette dell’acqua. L’inchiesta della trasmissione televisiva Report riguardante Felice Maniero, che dopo aver pagato il debito con la giustizia ha fatto fortuna con gli enti locali, vendendo casette per l’erogazione e il filtraggio dell’acqua, chiama in causa anche il comune di Aprilia. Ieri sera il programma condotto da Milena Gabanelli, che ha portato alla luce aspetti poco chiari sull’installazione e sulla manutenzione dei congegni, ha rivelato che tra i comuni caduti nella trappola figurerebbe anche quello di Aprilia. La ditta facente riferimento a Felice Maniero, soprannominato “Viso d’Angelo”, nel 2012 avrebbe partecipato come unico concorrente e vinto la gara d’appalto per installare erogatori per la depurazione dell’acqua all’interno degli edifici pubblici del comune di Aprilia. Gli apparecchi sarebbero stati installati dentro dieci scuole e all’interno del municipio, poi insospettita dall’assenza di controlli e interventi di manutenzione, l’amministrazione ha deciso di revocare l’incarico. Durante gli anni di attività la ditta di Felice Maniero, anche alla luce del presunto patrocinio con il ministero, ha stipulato contratti con molti comuni, piazzando casette mai segnalate alla Asl, come previsto per legge e mai sottoposte a interventi di manutenzione. In alcune strutture scolastiche, all’interno dei beverini, sono state rinvenute larve di zanzara, mentre il Comune di Fonte Nuova, che ha predisposto controlli sulla qualità dell’acqua dopo il servizio di Report del giugno scorso, ha riscontrato la presenza di un livello di arsenico di gran lunga superiore alla norma. “Siamo rimasti sorpresi- ha commentato il Sindaco di Aprilia Antonio Terra- nell’apprendere l’identità dell’imprenditore titolare della ditta che ha lavorato nel nostro comune per alcuni mesi. Una ditta impeccabile, l’unica ad aver risposto al bando e che sulla carta era in possesso di tutti i requisiti necessari. Con il trascorrere dei mesi però a insospettirci è stata la totale assenza di controlli e manutenzione. Dopo alcuni passaggi, il dirigente del settore ecologia ha revocato l’appalto, prima che gli apparecchi venissero installati all’interno di altre scuole. Dalle analisi effettuate a suo tempo sulla qualità dell’acqua però, non è stata riscontrata alcuna anomalia”.