Fa discutere nella comunità di Borgo Sabotino la scelta della revoca riguardo la Casa di Quartiere a Borgo Sabotino, cittadini e associazioni sono contrari rispetto alla scelta del Commissario Carmine Valente che si è visto obbligato nel presentare l’iter per l’inevitabile revoca. Associazioni che non sono riuscite nelle lunghe fasi di tentativi di ricomposizioni delle problematiche.
Alla base di tutto però ci sarebbero i problemi connessi alla mancata osservanza del Patto tra le associazioni e l’amministrazione comunale che risalgono a maggio 2022 quando alcune di esse non hanno rispettato gli impegni assunti con la firma del documento.
Al fine di ricomporre la crisi gestionale e ristabilire il corretto clima di collaborazione e di impegno all’interno della Casa, anche a seguito delle successive rinunce da parte di alcune associazioni firmatarie, si sono susseguiti numerosi incontri, che non hanno consentito di ricomporre le problematiche di cogestione facendo emergere altresì la necessità di revocare gli accordi esistenti.
“Poiché la situazione che si è venuta a creare è totalmente contraria sia allo spirito delle case di quartiere, che nascono con l’intento di attivazione di processi di aggregazione e partecipazione della comunità e che dovrebbero essere il luogo ideale dove sperimentare politiche di inclusione; sia alle intenzioni dei patti di collaborazione, la cui principale peculiarità sta proprio nella capacità di coinvolgimento di soggetti diversi, siamo stati costretti a interrompere il Patto di collaborazione “officine di città – Case di quartiere e di borgo – Casa cantoniera di Borgo Sabotino” per realizzare un nuovo progetto finalizzato a fornire i più adeguati e condivisi servizi alla cittadinanza – spiega il commissario straordinario Carmine Valente -. Un particolare ringraziamento va alla dirigente architetto Micol Ayuso e agli uffici comunali che si sono adoperati per la risoluzione delle problematiche di gestione della Casa”.