Le carte prepagate sono strumenti di pagamento in cui il denaro viene decurtato dalla somma che noi stessi abbiamo caricato sulla carta. Questo è utile per tenere d’occhio le spese, soprattutto chi tende a uno shopping intensivo. Sono l’ideale anche per chi ha figli o nipoti che studiano fuori o che passano lunghi periodi lontani da casa, anche in vacanza: si può ricaricare un determinato importo e limitare le uscite. Sono chiamate anche carte ricaricabili. Come per molti altri prodotti e come le regole del mercato dettano, le prepagate non sono tutte uguali. Per scegliere quella più adatta a noi, bisogna valutare e operare dei confronti.
Fare una scelta ragionata: la carta Revolut
Contactless e fornita di IBAN, la Revolut è una scelta da prendere in considerazione per una serie di ragioni. È un prodotto che è stato sviluppato pensando particolarmente alle esigenze di chi viaggia, con un’attenzione speciale per le operazioni in monete diverse. Riconosce oltre 150 valute e criptovalute, è possibile fare uso del tasso di cambio interbancario. Le commissioni sono particolarmente vantaggiose. Tutto ciò, però, non deve indurre a credere che la carta Revolut sia adatta per lo più a chi viaggia spesso per lavoro o per chi ha la possibilità di uscire spesso dal proprio Paese e visitare il mondo. È comunque un ottimo strumento per fare sia shopping online che in negozio fisico.
Sono disponibili tre piani tariffari, compresa una “soluzione business” che potrebbe adattarsi particolarmente alle necessità di uomini e donne d’affari o spesso in viaggio per questioni lavorative. Di base, la tariffa standard è gratuita, non prevede il versamento di un canone. Circuito Mastercard/Visa, ricarica annuale e pagamenti illimitati, limite di prelievo giornaliero di ben 3000 euro. L’emissione viene 5 euro e i costi di ricarica sono abbattuti se si procede con bonifico, altra carta, Google Pay ed Apple Pay.
Quali sono le differenze tra Revolut e N26?
Dopo aver parlato della carta prepagata Revolut, per operare il confronto con N26 ci riferiremo ai piani tariffari di base. Una prima osservazione da fare, in ogni caso, è che entrambe sono contactless e utilizzabili con IBAN.
Nessuna delle due carte prevede un canone, Revolut presuppone il versamento di 5 euro per il rilascio della carta una volta sola. In comune hanno pure il fatto, non scontato nel settore, che le operazioni di ricarica sono gratuite. Per quanto riguarda prelievi e commissioni, N26 ne richiede solo in alcuni casi (diversa valuta); con Revolut si paga un contributo percentuale al superamento di un tetto massimo mensile.
Solo N26 fissa un limite di spesa seppure di gran lunga superiore rispetto a uno stipendio medio. È difficile, quindi, ritrovarsi nella condizione di voler superare il limite imposto. Riguardo il limite di trasferimento, Revolut non ne ha. Il limite, di fatto, è costituito dal denaro caricato sulla carta. N26 prevede una soglia di trasferimento massimo ma, come per il tetto di spesa, questa soglia supera le esigenze medie di utilizzo.
Quale carta scegliere?
La valutazione da fare riguarda le vostre necessità. Revolut è un prodotto di qualità per chi ha bisogno delle funzioni basilari di un normale conto corrente. È una carta che viene dall’estero (è un prodotto inglese), buona per cattivi pagatori o protestati. I livelli di sicurezza sono alti, è adatta anche ai giovani e a chi viaggia spesso.
N26 si confà alle esigenze di chi è alla ricerca di una modalità di versamento gratuita con caratteristiche da conto corrente standard. Potete farvi accreditare lo stipendio o pagare le bollette con questa prepagata. Anche qui, buoni i livelli di sicurezza. Il circuito Mastercard la rende utilizzabile dappertutto.