E’ stato un confronto su temi cruciali, quelli ambientali ma anche quelli legati alla compressione dei tempi di realizzazione e al contenimento dei costi, quello che ha avuto luogo l’8 febbraio tra il Ministro Gilberto Pichetto Fratin e il Commissario Straordinario di Governo Giovanni Maria Macioce, tenutosi a Roma presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Macioce, esponendo durante l’incontro da lui richiesto gli obiettivi della rifunzionalizzazione dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano/Ventotene, ha dettagliatamente ripercorso gli step realizzativi e gli ostacoli che il recupero di questo bene deve superare alle prese con un quadro di vincoli stringenti in cui si sono inserite ulteriori prescrizioni, come quelle scaturite dalle determinazioni della Commissione VIA risalenti alla presentazione del progetto di approdo avviato nel marzo 2021.
Nel sottolineare la piena adesione ai principi di salvaguardia e il proprio impegno nel coordinarne le attività a tutela, il Commissario ha anche ricordato quanto il Progetto di recupero sia una opportunità straordinaria per la simbolicità rappresentata da Ventotene e Santo Stefano, inserita nel contesto ambientale mediterraneo e europeo. Avviato con uno stanziamento di 70 milioni di euro nel 2016, l’ex carcere si trasformerà in un polo multifunzionale che attrarrà ricercatori, studiosi e visitatori interessati al Percorso espositivo museologico e alla Scuola di Alta Formazione, in cui avranno luogo eventi, seminari, workshop, laboratori e mostre.
L’incontro a cui hanno preso parte Mario Antonio Scino, Capo di Gabinetto, Massimiliano Conti, vice Capo di Gabinetto, Gianluigi Nocco, Direttore Generale Valutazioni Ambientali, Loredana Gulino, Capo Dipartimento Amministrazione Generale, Pianificazione e Patrimonio naturale, Alessio Serafia, Segretario particolare del Ministro insieme a Luigi Guerci, Responsabile Unico del Contratto e Andrea Nardone, Coordinatore Struttura Commissariale, avrà presto un seguito operativo a Ventotene e a Santo Stefano dove sono in corso i lavori di messa in sicurezza sotto la direzione di Invitalia, soggetto attuatore del Progetto.
A conclusione Macioce ha così dichiarato: “Tra le otto amministrazioni firmatarie del Contratto Istituzionale di Sviluppo, il ruolo del MASE è strategico e l’incontro di oggi con il Ministro, che è anche il primo dall’istituzione della figura commissariale nel 2020, ne è la riprova. Confrontandoci sui 14 sfidanti obiettivi del CIS, tra cui vi è anche l’approdo, il Ministro mi ha assicurato il maggior supporto possibile per la compressione dei tempi e il contenimento dei costi, nel rispetto di tutte le determinazioni volte a salvaguardare il fragile ecosistema di Santo Stefano.”