Un carcere con locali da favelas brasiliane: investimenti urgenti. La casa circondariale di Latina è in sovraffollamento di detenuti e carente di personale, con ambienti inadeguati per tutti. A lamentare il disagio per le condizioni strutturali del carcere del capoluogo pontino è il Sippe (Sindacato di Polizia Penitenziaria), per bocca del presidente Alessandro De Pasquale rivolgendosi ai leghisti pontini Claudio Durigon e Francesco Zicchieri.
“Non è più tollerabile – afferma – che le donne e gli uomini di polizia penitenziaria operino in ambienti umidi e fatiscenti, nei sottoscala, nei corridoi, al freddo d’inverno e al caldo d’estate”.
“La Direzione del carcere – continua De Pasquale – con le poche risorse a disposizione riesce a fatica a provvedere ad una mera manutenzione ordinaria della struttura, quando invece occorrono interventi straordinari per rendere anche più dignitosa la vita in questo penitenziario i cui ambienti si avvicinano a quelli delle ‘favelas brasiliane’”.
De Pasquale lancia un appello ai due deputati di rilevo affinché bussino alla porta del Ministro della Giustizia e al sottosegretario leghista Jacopo Morrone, invitandoli ad inviare subito personale e risorse.
Il sindacato di polizia penitenziaria invita pubblicamente gli onorevoli Zicchieri e Durigon a visitare il carcere di via Aspromonte in modo “da rendersi conto delle condizioni disumane in cui operano i poliziotti”.
Il Sippe denuncia la carenza di personale all’interno del penitenziario. “Attualmente l’istituto di Latina – spiega De Pasquale – risulta carente di agenti, ispettori e sovrintendenti, nonché di un vice comandante del ruolo dei funzionari. E’ una struttura obsoleta, sovraffollata e carente di risorse umane – conclude il sindacalista – che purtroppo determina una situazione difficile che richiede interventi urgenti e non più rinviabili”.