La critica alla gestione del cimitero di Latina si inasprisce sui social: Bottoni bersaglio di attacchi e minacce per interposta persona.
“È bellissimo venire a sapere di essere fatto oggetto di attacchi violenti, sino ad ora solo verbali, per la mia azione sulla gestione del cimitero. Sono felicissimo, perché significa che io e gli altri con cui sto condividendo questa battaglia, stiamo colpendo nel segno”.
Ieri sera il post su Facebook di Antonio Bottoni, responsabile della sezione di Latina dell’associazione Codici, protagonista la scorsa settimana della raccolta firme per chiedere all’amministrazione comunale di prendere posizione in merito agli avvisi della società Ipogeo per la “regolarizzazione” delle sepolture dei cari estinti sulla base del regolamento del 2009 pena estumulazioni d’ufficio.
Lo sfogo sul social network, da parte di Bottoni, è segno che lo scontro virtuale sull’argomento abbia superato la normale dialettica. Bottoni, raggiunto telefonicamente, spiega di essere oggetto di dissenso da parte di un utente di Facebook. Nulla di strano, se non fosse che gli attacchi sono stati veicolati anche in privato verso chi sul social difende e apprezza la battaglia di Bottoni, dell’associazione Codici, e degli altri sodalizi che da anni si sono schierati dalla parte dell’interesse della comunità.
Il referente pontino di Codici riferisce del caso di una donna che, dopo un attacco violento subito a commento di un post riportante la notizia della raccolta firme, ha preso le sue difese e per questo è stata “minacciata” in privato di essere bannata se non si fosse fatta gli affari tuoi. “Non ti immischiare…” e giù critiche a Bottoni, finalizzate al discredito a carattere politico.