“Abbiamo sporto denuncia – commenta Piera Rosati, Presidente di LNDC Animal Protection – per maltrattamento di animali, ma questo caso è emblematico come dimostrazione che il rispetto per la vita degli altri deve – o dovrebbe – essere universale e, quando manca, manca per tutti”.
La notizia è uscita nei giorni scorsi ed è ancora più significativa perché l’azienda è la stessa nella quale dove oltre un mese fa ha perso la vita il povero Satnam Singh. Sono 4 i cani posti sotto sequestro a seguito di un controllo eseguito dalla commissione parlamentare contro le ecomafie nell’ambito della “Missione caporalato”. Gli animali, posti sotto sequestro e affidati al canile di Latina, erano tenuti in gabbie senza copertura e piene di escrementi.
“Non voglio assolutamente paragonare – prosegue la presidente della LNCD Animal Protection – il modo in cui venivano tenuti questi 4 cani con quello che è successo al povero Satnam Singh, ma le due cose sono indicative di una mentalità e di un modo di comportarsi che non tiene in minima considerazione il benessere e la vita del prossimo. Anche per questo non smetteremo mai di denunciare gli episodi di maltrattamento e uccisione di animali che ogni giorno purtroppo ci vengono segnalati, perché chi compie azioni di questo tipo è capace di qualsiasi cosa. Allo stesso tempo, vogliamo continuare a sensibilizzare tutti, promuovendo una maggiore cultura del rispetto nella speranza di arrivare un giorno non troppo lontano ad instillare una nuova umanità nella popolazione, in modo che non ci siano più casi di questo tipo né verso gli animali né verso le altre persone“.