Ammonta a due milioni e mezzo di euro il debito del Comune di Latina nei confronti della Asl per la cura di cani e gatti randagi, sistemati presso il canile e appartenenti a colonie feline. Tanto è il conto accumulato in otto anni. Nella spesa ci sono anche gli interventi di sterilizzazione. Ogni anno l’ente municipale spende in media 400mila euro, per il trasporto presso strutture sanitarie, cure veterinarie, e ricoveri.
Sono i dati snocciolati questa mattina dalla funzionaria comunale Emanuela D’Antoni, del servizio Ambiente, durante la commissione presieduta da Dario Bellini. All’ordine del giorno approfondimenti sul progetto presentato nel 2008 al Comune di Latina dall’associazione “Amici del Cane” per la realizzazione di un pronto soccorso per animali da compagnia nell’area adiacente il canile comunale. Presente la presidente dell’associazione Maria Rosaria Alesini. L’idea di fondo è piaciuta, sia alla maggioranza che all’opposizione.
Il progetto consiste nel recupero dell’ex mattatoio di via Congiunte Destre, località Chiesuola. Una parte del fondo sul quale insiste la struttura in stato di abbandono, costata 11 miliardi di vecchie lire nel 1980, su un progetto approvato nel 1972, mai completata e mai entrata in funzione, è occupato dall’isola ecologica (al momento chiusa) e dal canile comunale, gestito dall’associazione “Amici del cane”, esempio di eccellenza in tutt’Italia. La parte libera è stata iscritta nell’elenco dei beni comunali alienabili, stimata per un valore di 358mila euro, come riferito dal funzionario Ilario Marino dell’ufficio Patrimonio.
Per il progetto di pronto soccorso, l’associazione non chiede soldi al Comune ma la possibilità di realizzare per il Comune, all’interno dello stabile dell’ex mattatoio, un pronto soccorso per animali da affezione, in economia e a proprie spese beneficiando di donazioni provenienti dal pianeta animalista per la cura e l’attenzione dimostrata verso gli amici a quattro zampe nella gestione del canile che, oltre al canone comunale, beneficia proprio di aiuti provenienti dall’esterno.
“Noi vogliamo realizzare il pronto soccorso – ha detto la signora Alesini – per il Comune in modo che il Comune possa risparmiare, soprattutto nelle spese di trasporto e di ricovero. Un animale ricoverato in clinica costa in media 15 euro al giorno. Il canile attualmente ospita 750 cani, sono cani comunali, del sindaco, che vanno curati. Avere un pronto soccorso comunale, con possibilità di estendere il servizio ad altri comuni, significherebbe risparmiare soldi per servizi alla collettività. Non non dobbiamo guadagnarci nulla, siamo una onlus e facciamo tutto ciò per amore verso gli animali”. “Mi rendo conto che sia un discorso difficile da capire – ha concluso Alesini – ma noi ancora ci crediamo. Noi questo progetto lo vogliamo realizzare”.
Per la verità l’idea originale portata avanti dall’associazione oltre 10 anni fa andava ben oltre la realizzazione di un pronto soccorso. Pensava ad aree di sgambamento, per la pet therapy, ad un centro che potesse richiamare l’attenzione dell’università per portare a Latina la Facoltà di Medicina Veterinaria. Poi la decisione di procedere a step, partendo dall’esigenza più impellente del pronto soccorso.
Ma l’idea progettuale incontra difficoltà nella sua realizzazione. La proposta va riformulata nella sua interezza. E’ stato il dirigente del servizio Ambiente, l’architetto Giuseppe Bondì, a spiegare le ragioni che al momento impediscono di prendere in considerazione il progetto del 2008. “Sono passati 11 anni, sono cambiate tante cose, come ad esempio la normativa. Undici anni fa Latina non era zona sismica, oggi lo è e questo cambia tutto. Il mattatoio è stato realizzato con un progetto del 1972”. Ma al di là della possibilità di recupero o meno dello stabile e relativa analisi costi-benefici, il progetto è carente di business plan. Serve il piano finanziario dell’operazione. E soprattutto serve che, una volta formulata la proposta per un project financing, la stessa sia messa a bando. Oggi in commissione Ambiente, l’assessore ai Lavori pubblici e Patrimonio Emilio Ranieri ha spiegato a grandi linee le varie possibilità che il soggetto proponente, in questo caso l’associazione, ha.
In conclusione la commissione, su proposta del presidente Bellini, ha votato all’unanimità l’indirizzo rivolto alla giunta di togliere l’ex mattatoio dai beni alienabili per inserirlo tra i beni da valorizzare qualora arrivasse una proposta “strutturata” per un partenariato pubblico-privato finalizzato alla realizzazione di un pronto soccorso per animali da compagnia. L’idea degli Amici del Cane, che ha sempre ottenuto la fiducia del Comune di Latina, è piaciuta un po’ a tutti… con la massima cautela. Perché prima di dire si o no, creando aspettative, è meglio approfondire l’argomento. Il servizio Ambiente si è messo a disposizione della onlus per fornire ulteriori chiarimenti.