LATINA – Il territorio pontino si conferma permeabile alle infiltrazioni criminali con l’arresto nella serata di mercoledì di Mario Ascione, 33 anni, e della madre Immacolata Adamo. Raffaele Ascione, detto “Rafael o Luong”, boss e fondatore dell’omonimo clan Ascione – Papale di Ercolano, si era trasferito da circa un anno nel capoluogo e viveva nei pressi della zona dei pub insieme alla madre detta “Assunta”, già condannata in via definitiva per 416 bis.
Sono stati arrestati dai carabinieri del Comando Provinciale di Latina insieme ai Nucleo Operativo e Radiomobile di Torre del Greco, dopo il pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione, che ha accolto la misura cautelare richiesta dalla direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
Curriculum criminale
Mario Ascione, figlio di Raffaele Ascione morto nel 2004, raccoglie a 16 anni le redini del clan Ascione di Ercolano insieme al cognato, Giorgio Di Bartolomeo, e si allea con il clan “Papale” partecipando alla quarta guerra di camorra contro il clan “Birra-Iacomino”, cge tra il 2007 e 2008 ha portato a numerosi agguati di camorra, con dodici vittime e numerosi feriti.
Mario Ascione il 24 aprile 2008 viene arrestato per associazione di stampo mafioso condannato in via definitiva. In carcere viene colpito da numerose ulteriori misure cautelari, tra le quali quella per il reato di estorsione aggravata.
Il 30 aprile 2020, dopo la scarcerazione dal penitenziario di Milano opera, dove era detenuto in regime di carcere duro 41 bis, è stato condannato in primo grado dal Tribunale Collegiale di Napoli a 18 anni di reclusione per il reato di tentato omicidio aggravato, commesso il 23 aprile 2008 ai danni di un affiliato del clan rivale “Birra”, reato per il quale era imputato in stato di libertà. Mario Ascione è stato anche condannato in primo grado alla pena dell’ergastolo per l’omicidio, l’11 febbraio 2008, Giorgio Scarrone, fratello di Agostino Scarrone, killer del clan rivale “Birra – Iacomino” oggi collaboratore di giustizia. Per quell’omicidio inizierà a breve il processo dinanzi alla Corte di Assise di Appello di Napoli.