Il disegno del presidente di Confindustria Latina, Fabio Miraglia, alla fine si è concretizzato. Vincenzo Zottola, presidente (una volta) potentissimo della Camera di Commercio di Latina, è stato sfiduciato da quattordici consiglieri, i rappresentanti delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative del territorio di tutti i maggiori comparti, dal commercio al turismo, dall’agricoltura all’industria. Sotto accusa, come recita una nota firmata dai 14 dissidenti, “la gestione autoreferenziale, personalistica e non partecipativa del presidente Zottola nei confronti degli organi collegiali, nonché del sistema associativo e senza tener conto delle esigenze dell’intero territorio provinciale”.
LO YACHT MED FESTIVAL E BASTA A Zottola insomma si contesta il pallino esagerato per l’economia del mare. Investimenti esagerati verso lo Yacht Med Festival di Gaeta, la grande fiera della nautica, ma poi zero risposte alle istanze degli altri settori economici. Proprio la critica aperta che il presidente di Confindustria aveva fatto al momento del suo insediamento e che ieri hanno fatto propria anche i consiglieri dimissionari. “Quella di Zottola è stata – sostengono i dissidenti – una conduzione funzionale esclusivamente ai temi dell’economia del mare, di cui si condivide l’importanza ma non le modalità gestionali. Conseguentemente sono stati tralasciati totalmente tutti gli altri settori ritenuti ed individuati invece, nella programmazione camerale come altrettanto strategici per il sistema economico provinciale, con conseguente grave pregiudizio per lo sviluppo dello stesso”.
IL RIASSETTO DIMENTICATO Non solo, però. Nel documento che motiva la sfiducia, i 14 lamentano anche che, nel pieno dell’iter di approvazione della nuova normativa del sistema delle Camere di Commercio, nonostante “le continue sollecitazioni e le continue rassicurazioni ricevute anche nel corso delle riunioni di consiglio e giunta, Zottola non ha avviato e condiviso, alcuna significativa azione avente lo scopo di definire il nuovo assetto territoriale dell’ente camerale cosi come richiesto dalla riforma in atto”. A seguire le firme di Salvatore Di Cecca, Paolo Galante, Mangoni Giampiero, Floriana Toccaceli, Roberto Tammetta, Luca Targa, Antonella Masocco, Pierpaolo Pontecorvo, Giulia Braca, Claudio Francia, Emiliano Scinicariello, Adelino Lesti, Carlo Crocetti e Giuseppe Fiacco.
IL FUTURO Dietro questa rovinosa caduta però c’è chi vede anche delle strategie: Zottola (presidente anche di Unioncamere Lazio) è stato per tanti anni presidente della Camera di Commercio a dispetto degli industriali, ma contando su un potere assoluto all’interno di Confcommercio. Ma sono stati proprio i commercianti a farlo cadere, perché l’epilogo di oggi non è altro che la conseguenza dell’elezione di Acampora poche settimane fa. Possibile allora che Zottola sia stato davvero colto di sorpresa? A Gaeta, luogo su cui la Camera di Commercio ha dirottato e fatto dirottare fiumi di risorse sempre nell’ottica dello sviluppo dell’economia del mare, tra un anno si tornerà a votare. C’è chi è pronto a giurare che tra i candidati ci sarà proprio l’ideatore dello Yacht Med Festival.