Un autentico tracollo ieri per il Latina nella prima trasferta del 2018. A Budoni i nerazzurri hanno perso per 5-1, subendo ben tre reti nei primi 34 minuti. La squadra di Chiappini ha giocato senza idee e senza mordente, annaspando al cospetto dei determinati padroni di casa. Unica nota positiva il debutto del centrocampista Filippo Bardini, un 2000 arrivato dal Livorno su intercessione dell’ex diesse Mauro Facci. Cossentino e soci sono attesi ora da due scontri diretti in casa: domenica con il Cassino, il 24 nel recupero con il Rieti. Solo una doppia impresa potrebbe restituire un senso al campionato dei pontini, ma quanto visto in Sardegna fa temere un epilogo ben diverso.
TUTTI IRRICONOSCIBILI: COLPA DI CHIAPPINI?
Durante il match di Budoni i protagonisti nerazzurri sono parsi a tratti irritanti per la loro arrendevolezza e per la loro inconsistenza. I motivati padroni di casa dribblavano e anticipavano i loro blasonati antagonisti con una naturalezza disarmante, infierendo con facilità sulla statica retroguardia ospite. Simbolo della disfatta nerazzurra si è rivelato il capitano, Edoardo Catinali: impreciso e nervoso, il regista si è fatto anche ammonire per proteste e salterà per squalifica il prossimo impegno, al Francioni contro il Cassino. Già, il Francioni: a sentire la furia social dei tifosi, gli spalti cittadini saranno desolatamente vuoti nelle prossime uscite. La gente è arrabbiata e delusa, ogni commento si riversa impietoso contro il timoniere di una nave che imbarca acqua, il contestatissimo Chiappini. Il mister è il bersaglio di tutte le critiche ma anche la qualità dell’organico è finita sul banco degli imputati. L’impressione è che al di là delle colpe dei singoli sia lo spogliatoio a non funzionare: se si gioca in quel modo è il gruppo a non esistere, o almeno è il gruppo a non credere nel progetto. Vie d’uscita? Ricostruire a partire da Budoni, pensando già a cosa si può salvare per il prossimo anno. La zona playoff è distante appena due punti ma oggi non può essere quella la priorità: inutile arrivare tra i primi cinque se non ci sono coesione, entusiasmo, chiarezza e unità di intenti. Il Latina deve ricominciare dando il benservito a chi ha fallito, perchè una figuraccia come quella di ieri non consente ulteriori prove d’appello.