Tira una brutta aria in questi giorni per il sindaco di Ponza Piero Vigorelli. Dopo l’invito, da parte dei grillini, a dimettersi dalla carica di primo cittadino per l’ordinanza sul traffico, arriva anche la richiesta di una sua cacciata dal consiglio direttivo dell’Ente Parco nazionale di cui fa parte in quanto componente nominato dalla Comunità del Parco. L’iniziativa è del Cabs, associazione ambientalista internazionale con sede a Bonn, che nei mesi scorsi si è vista suo malgrado al centro del mirino del sindaco di Ponza che anziché sostenere la sua azione volta a monitorare il fenomeno di bracconaggio ha finito per schierarsi dalla parte dei cacciatori.
“Sebbene con l’estate ormai a un passo si tendano a dimenticare le preoccupazioni, il Cabs – recita una nota stampa – non dà ancora per chiusa la sua campagna contro il bracconaggio agli uccelli migratori sulle isole pontine e con alcune missive inviate alle autorità torna a chiedere un maggiore impegno nella protezione del meraviglioso arcipelago naturale pontino”.
La lettere sono rivolte al Ministro dell’Ambiente Galletti, delle Politiche Agricole Martina (responsabile per il Corpo Forestale), al Parco del Circeo, alla Forestale e al Prefetto di Latina. In esse si ripercorrono gli eventi di questa primavera con la relazione fatta dai volontari sugli indizi di bracconaggio osservate su Palmarola, la successiva operazione lampo realizzata dal Nipaf di Latina e la concomitante denuncia contro i volontari “provocatori” realizzata dal sindaco Vigorelli.
“Quello che chiediamo alle autorità è di riportare l’attenzione sulle tre isole di Ponza, Palmarola e Zannone con dei presidi fissi durante la migrazione per scongiurare gli atti di bracconaggio, un fenomeno che, seppur praticato da pochi, assume ancora gravi connotati di delinquenza”, riferisce Katia Impellittiere del Cabs.
L’associazione ricorda come la persona arrestata su Palmarola – definita dal Tribunale del riesame di “spiccata capacità a delinquere” – fosse stata anche autore di un’aggressione nei confronti di due volontarie ambientaliste su Ponza già nel 2006: “Le aveva minacciate in zona Campo Inglese con il fucile e poi una spranga di ferro e una delle due donne era stata ricoverata in ospedale in stato di shock. Il seguente processo era purtroppo finito con un’archiviazione”.
Ma la critica del Cabs è rivolta anche al sindaco Vigorelli, la cui condotta tanto dal punto di vista umano quanto professionale è stata oggetto di forti perplessità da parte dell’associazione.
“Abbiamo capito subito che il sindaco non era un interlocutore affidabile, tanto per i suoi modi quanto per i contenuti dei suoi discorsi. Il suo continuo minimizzare il problema del bracconaggio, anche davanti a prove concrete, a un certo punto ci ha fatto sospettare che la sua non fosse solo ignoranza del fenomeno. Per questo riteniamo e abbiamo chiesto al Ministero che Vigorelli venga rimosso dal Consiglio Direttivo del Parco Nazionale del Circeo. Ne va della natura, che il sindaco non sa certamente tutelare”.