“Grazie a tutta la comunità, non ci avete fatto mancare niente”. Lo dice Adriano, papà di Gabriele, quando al termine della messa prende parola, rappresentando quella della moglie Lucia, dell’altro figlio Daniele, dei genitori di Christian, Simone e Alessandra. E la comunità ha ancora una volta dimostrato la sua forza, nell’ennesimo giorno di dolore per altri giovani vite spezzate a Borgo Podgora.
Ai funerali presso la chiesa di Santa Maria di Sessano erano mille, duemila, forse tremila e più. Ma la comunità non va contata, conta e basta quando fa sentire il proprio amore per chi soffre e con cui condivide la sofferenza.
Del resto Borgo Podgora è una comunità di coloni, venuti da ogni parte d’Italia a popolare una zona rurale dove ripartite. Lavoro, famiglia, grande unione. Questo è successo nei decenni. Tutti vicino ai familiari di Christian Granella e Gabriele Parcesepe, cugini, un legame ancora più forte.
Due maxischermi nel sagrato, la diretta per consentire a tutti di poter simbolicamente stare insieme, in ogni momento di una liturgia concelebrata dai parroci della diocesi pontina.
Poi i ricordi dei momenti di vita e d’amore di Christian e Gabriele, sentiti, commoventi, che arrivano dritti al cuore e prendono la via del cielo, dove sono volati i palloncini bianchi e due colombe al momento dell’uscita dei feretri dalla chiesa.