Lo scenario apertosi con l’interesse di Paguro ad entrare nella discarica di Borgo Montello fa tremare gli abitanti di via Monfalcone. Il rischio della riapertura del sito, sempre tenuto in conto da chi ha sofferto per 40 anni la presenza ingombrante dei rifiuti, è rimasto in questi due anni sepolto dalla speranza profusa dall’amministrazione comunale guidata da Damiano Coletta di un futuro diverso, caratterizzato dall’ impossibilità da parte dei gestori della discarica (Comune incluso, vista la partecipazione della partecipata Latina Ambiente) di continuare ad abbancare monnezza. Speranza sconquassata da un vento alieno che appena la scorsa settimana ha portato la Paguro ad offrire due milioni e mezzo di euro per acquisire l’ingresso nella discarica di Latina. La possibilità dell’affare è stata servita all’imprenditore Fabio Altissimi su un piatto d’argento: il fallimento della Latina Ambiente. Circostanza quest’ultima che sta esponendo il sindaco di Latina e la sua maggioranza ad una pioggia di critiche da parte delle forze politiche di opposizione. Nel frattempo Coletta tenta di difendersi dichiarandosi estraneo al fallimento della Latina Ambiente perché già tracciato prima del suo insediamento in piazza del Popolo e affermando che l’amministrazione comunale “intimerà alla nuova proprietà l’ultimazione immediata delle opere di bonifica concordate, stabilite e approvate da tutti gli enti interessati nell’ormai lontano 2009”, a dimostrazione che l’investimento di Altissimi sarebbe infruttuoso. Quando basta per scatenare la reazione dell’imprenditore interessato.
“Il sindaco di Latina Damiano Coletta, che per due anni ha gestito (come socio di maggioranza accanto a Deodati e al gruppo Cerroni) la discarica di Borgo Montello – afferma Altissimi – senza nemmeno pensare di avviare la bonifica e la post gestione, alle ultime elezioni ha dato il suo sostegno da civico al Pd Nicola Zingaretti. Spero si sia letto il suo programma e soprattutto conosca quanto fatto dal suo presidente negli anni. Perché tra i provvedimenti presi c’è anche la delibera 199/2016 che prevede la riapertura delle discariche esistenti con nuovi abbancamenti. Tra queste discariche c’è anche Borgo Montello che non capiamo perché sia diventata così pericolosa per Damiano Coletta solo ora che a presentare un’offerta per la sua gestione è stata la Paguro, controllata di Rida Ambiente, azienda che ha dato dimostrazione negli anni di poter convivere con un centro abitato grazie a investimenti milionari per l’abbattimento di emissioni odorigene e inquinanti”.
“In realtà temiamo che Coletta – attacca Altissimi -, consapevolmente o meno, stia facendo da sponda all’interesse del socio privato a continuare a gestire, in una situazione di sostanziale monopolio, il settore discariche nel Lazio. Coletta pare temere Altissimi ma non capiamo proprio perché non si preoccupi di chiedere le stesse cose, relativamente alla gestione di Borgo Montello, al socio privato di minoranza che potrebbe esercitare il diritto di prelazione per estromettere Rida dall’impianto. Lo scenario però potrebbe essere ancor più complicato e ci pare strano che nessuno di coloro che ha formulato mille ipotesi giornalistiche lo abbia preso in considerazione. Il gruppo Cerroni potrebbe infatti abbandonare la gestione di Borgo Montello confidando nell’autorizzazione di un altro mega impianto poco lontano, quello di Casalazzara ad Aprilia”.
Tra i progetti in richiesta di autorizzazione Via c’è quello della società Ecosicura srl che vuole realizzare una discarica a Casalazzara. Contro questo progetto forze politiche e cittadini si sono messi già sul piede di guerra. Due mesi fa il “Comitato Aprilia, per la Città degli Alberi” ha presentato un esposto alla Corte di giustizia europea, verso la Regione Lazio, poiché ritiene che sia stato leso un diritto insidacabile, perpetrato a danno di tutti i cittadini di Aprilia. “Il diritto violato si riferisce alla mancata informazione e relativa convocazione della cittadinanza, a poter intervenire nelle decisioni riguardanti l’uso del territorio su cui si svolge la sua vita”, aveva spiegato Giovanni Battistuzzi, presidente del sodalizio. Ora Altissimi ci mette il carico da novanta ipotizzando che Cerroni lasci Montello per sbarcare a Casalazzara.