Canalette di raccolta ostruite da materiale organico e stoccaggio irregolare di ferro, plastica e olio motore, scatta la diffida alla Agri Power Plus. Trenta giorni di tempo per mettersi in regola, pena la sospensione delle autorizzazioni rilasciate per l’impianto di produzione di energia elettrica alimentato a biogas, realizzato a Latina in via Acciarella tra Borgo Santa Maria e Borgo Bainsizza, già oggetto di un’inchiesta della Procura di Latina.
L’iniziativa della Provincia di Latina, a firma di Nicoletta Valle, dirigente del settore Ecologia e Ambiente, datata 6 agosto 2018 e già trasmessa alla ditta, alla Asl, all’Arpa, al Comune e al comitato Salute Ambiente di Borgo Santa Maria, fa seguito ad un sopralluogo effettuato dal personale dell’Ente di via Costa il 12 giugno 2018 al fine della verifica del rispetto delle prescrizioni e del corretto svolgimento delle operazioni di gestione e funzionamento dell’impianto nel suo complesso.
Nel dettaglio, dal sopralluogo, sono emerse le seguenti criticità: canalette di raccolta, sia delle acque meteoriche, sia del percolato proveniente dalle platee, ostruite circa il 50% da materiale organico, tale da inficiare il corretto convogliamento dei reflui alla vasca di stoccaggio; sul lato nord delle platee depositati alla rinfusa materiali ferrosi e plastici in parte adibiti alla gestione dell’azienda agricola e dell’impianto; stoccaggio dei fusti di olio motore, da circa 200 litri, disposto su apposita vasca metallica in modo non corretto, non assicurando il contenimento in caso di sversamento; presenza di container scarrabili su terreno nudo.
Per queste motivazioni la Provincia di Latina ha diffidato la Agri Power Plus a ripristinare immediatamente le condizioni operative prevedendo la rimozione del materiale organico dalle canalette, a sgomberare le aree a confine della recinzione rimuovendo i materiali non pertinenti alla gestione dell’impianto, a sistemare le attrezzature a servizio dell’impianto in aree dedicate con istallazione di apposita cartellonistica, a mettere in sicurezza i fusti di olio motore, di sgomberare gli scarrabili dal nudo terreno, e non ultimo a presentare entro 30 giorni dalla notifica della diffida una perizia tecnica giurata, redatta da un tecnico abilitato, attestante l’adeguamento prescritto, accompagnata da un rilievo fotografico di tutta l’area dell’insediamento con planimetria riportante i coni di ripresa fotografica.
La dottoressa Valle, nel ricordare alla Agri Power Plus che il mancato rispetto delle prescrizioni comporterà la sospensione delle autorizzazioni rilasciate nel 2009 e nel 2012, chiede di presentare entro lo stesso termine di 30 giorni un progetto definitivo, accompagnato ad adeguata relazione specialistica (studio zoologico o similare), teso ad eliminare fenomeni di attività dell’avifauna locale (in particolar modo gabbiani), verso le biomasse agricole e sottoprodotti agri-industriali, depositate sulle platee di stoccaggio prima dell’utilizzo dell’impianto.
Intanto il 7 agosto 2018, Paolo Ferraro, dirigente del servizio Gestione del territorio del Comune di Latina, rispondendo ad una richiesta di accesso agli atti riguardante le autorizzazioni rilasciate alla Agri Power Plus, presentata dal comitato Salute Ambiente di Borgo Santa Maria, ha affermato che la pratica è oggetto di indagine della Procura della Repubblica e che la storia riguarda un complesso e articolato quadro procedimentale con concorso di soggetti diversi in seno alle amministrazioni.